Olbia, le opere di Giovanni Campus al Comune. Il sindaco: «Cerchiamo uno spazio»
Il grande artista da poco scomparso aveva espresso il desiderio anni fa
Olbia La città aveva sempre occupato un posto importante nel suo cuore. Tanto che, anni fa, aveva manifestato l’intenzione di donare le sue opere al Comune. Giovanni Campus, l’artista olbiese di fama internazionale scomparso a fine novembre a quasi 97 anni, avrebbe insomma voluto che fosse proprio Olbia – che aveva lasciato quando era ancora un ragazzo – a custodire per sempre i frutti materiali della sua arte e del suo ingegno. Lo ha detto Settimo Nizzi in apertura dell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco ha anche spiegato, però, che al momento non esiste uno spazio abbastanza ampio da ospitare le opere di Campus, prendendosi comunque l’impegno per trovare una soluzione ed esaudire quindi il desiderio del grande scultore e pittore.
Le opere al Comune
In aula il sindaco ha voluto ricordare sia Giovanni Campus che l’ex consigliere comunale Tore Derosas, scomparso domenica. Per quanto riguarda l’artista, Nizzi ha detto: «Aveva in mente un sogno. E cioè quello di lasciare tutte le sue opere al Comune, qualora avessimo trovato un luogo dove poterle accogliere. Aveva espresso questo desiderio ma non siamo stati capaci di riuscire a trovare un locale adeguato, che dovrebbe essere molto capiente. Stiamo parlando di opere di grandi dimensioni. Pensiamo per esempio a quella che si trova all’ingresso del nostro museo. Adesso, però, vediamo se saremo capaci, tutti insieme, a rendere onore al nostro importante concittadino». Esclusa la soluzione del museo archeologico, nato appunto per ospitare i numerosi reperti trovati nel sottosuolo cittadino. Settimo Nizzi, sempre in consiglio comunale, si è così soffermato anche sul valore artistico di Campus: «Ha saputo trasformare, con la sua vocazione, un percorso creativo che lo ha portato a dialogare con il mondo attraverso l’arte. La sua ricerca rigorosa e originale ha contribuito a diffondere l’immagine dell’isola e dell’Italia. Si è confrontato con le più importanti correnti artistiche contemporanee e ha esposto le sue opere in tutto il mondo, in città come Londra, New York, Parigi e New Delhi».
L’artista
Giovanni Campus nacque a Terranova nel 1929. Lasciò la città poco dopo la fine della seconda guerra mondiale per poi frequentare l’Accademia di belle arti di Livorno, dando quindi avvio alla sua lunga carriera negli anni Cinquanta, con base soprattutto nella città di Milano. Le sue partecipazioni alle mostre d’arte d’avanguardia, in Italia e all’estero, ottennero l’attenzione di critici come Giulio Carlo Argan, Umbro Apollonio, Lara Vinca Masini, Salvatore Naitza, Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Marco Meneguzzo e di colleghi come Bruno Munari, Ernesto Treccani, Lucio Fontana, Gillo Dorfles. Apprezzato soprattutto per il concetto di definizione dello spazio, per il quale si serviva di barre metalliche e travi in legno, realizzò importanti sculture anche nella sua Sardegna, da Cagliari ad Aggius passando per Carbonia. Nel 2009 espose alcune opere al museo archeologico di Olbia, lasciando in dono una scultura. Scomparso a Milano il 29 novembre, nel 1990 fu anche l’ultimo responsabile culturale della Lega dei circoli sardi, prima che l’associazione prendesse il nome di Fasi. Risale al 2023 l’ultima partecipazione pubblica a Olbia, quando mise a disposizione la scultura donata al sociologo Luigi Manconi nell’ambito del premio intitolato Joyce Lussu organizzato dall’Anpi della Gallura. (d.b.)
