La Nuova Sardegna

Trasporti

Fusione degli aeroporti, il piano di F2i convince ma con riserva

Fusione degli aeroporti, il piano di F2i convince ma con riserva

Gli ex sindaci Bruno (Pd) e Tedde (Fi): «La Regione vigili. Ora il piano trasporti»

23 marzo 2023
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Sassari Il primo responso sembra positivo. Anche se c’è sempre qualcosa da aggiustare. E infatti, la fusione dei due aeroporti del nord Sardegna sembra essere un buon punto di partenza per tutti, ma con riserva. Mario Bruno, ex sindaco del Pd della città catalana, è piuttosto convinto: «L'avvio della fusione tra Sogeaal e Geasar può essere una buona notizia, se porterà un incremento del turismo, dell'occupazione, della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Gli obiettivi sono ambiziosi, soprattutto sui quantitativi di traffico passeggeri e vanno perseguiti nel breve e nel medio termine. Gli investimenti annunciati possono far bene soprattutto ad Alghero, anche in ottica di un’espansione della parte commerciale dello scalo e di crescita dei ricavi e degli utili. La solidità del network aggiungerà capacità contrattuale nei rapporti con i vettori. Questo è l'auspicio. L'operazione non nasconde - ed è un bene - l'auspicata creazione di un unico polo con i tre aeroporti sardi, tale da realizzare il sistema aeroportuale sardo, da decenni agognato. Cosa manca? Manca l'apporto della Regione in termini di garanzie pubbliche e di interventi infrastrutturali. Serve un piano regionale dei trasporti che comprenda il completamento della Sassari-Olbia e della Sassari-Alghero».

Un altro ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, attualmente consigliere regionale di Forza Italia, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Guardiamo in modo laico alla fusione degli scali di Alghero e Olbia e alla imminente creazione del polo aeroportuale sardo, con l’inserimento di Cagliari. Ma la politica vigili affinché l’operazione non crei un arretramento dei flussi dello scalo algherese – dice Tedde –. È evidente che F2I Ligantia Spa, fondo che detiene la maggioranza azionaria del capitale sociale, e che sull’aeroporto di Alghero ha investito, ha interesse a sostenere lo sviluppo dei tre aeroporti e creare ricchezza. Ma è altrettanto evidente che questi benefici non debbono essere prodotti penalizzando l’aeroporto di Alghero, che nel futuro sistema aeroportuale sardo è un vaso di coccio tra vasi di ferro. Oggi – continua Tedde – si apre una nuova stagione che potrà essere proficua se la Regione e la politica tutta saranno capaci di ottenere e sostenere per l’aeroporto di Alghero una mission che incrementi i flussi e crei ricchezza». Non è dello stesso parere Desirè Manca, consigliere regionale M5s: «Il Presidente del Consiglio Pais ha dichiarato che sarebbe stata auspicabile una decisione maggiormente partecipata della Regione. Ma come può intervenire in tal senso, come si può intervenire nel merito se si fa parte del governo regionale che ha contribuito a ridurre lo scalo algherese a una scatola vuota?». «Chiederemo la convocazione della Commissione trasporti per un’audizione con i vertici delle due società di gestione e di F2I – dice Michele Ennas della Lega –. Gli aeroporti sono un'infrastruttura sociale che tutela il diritto alla mobilità dei sardi, oltre che tra le più importanti dal punto di vista economico insieme al sistema portuale». (c.z.)

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