La Nuova Sardegna

Oristano

Morti bianche, sostegno ai figli delle vittime

Una proposta di legge è stata presentata dal consigliere regionale del Pdl Gabriella Greco

12 aprile 2012
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ORISTANO. “Misure a sostegno del diritto allo studio per i figli delle vittime di incidenti sul lavoro in Sardegna”. La proposta di legge, prima firmataria Gabriella Greco (Pdl), è stata presentata nei giorni scorsi in Consiglio regionale. La sua approvazione sarebbe un segnale importante nei confronti dei giovani studenti in condizioni di difficoltà, soprattutto in questo periodo in cui la crisi non ha risparmiato quasi nessuno. «Negli ultimi tre anni gli infortuni sul lavoro sono diminuiti in modo drastico – ha ricordato Gabriella Greco, 28 erano stati gli infortuni mortali nel 2008, 40 nel 2009, e 27 nel 2010».

Un trend che dimostra come, anche in Sardegna, le politiche di prevenzione e di sicurezza comincino a dare i primi frutti.

Le «morti bianche o gli incidenti gravemente invalidanti devastano la famiglia, non solo dal punto di vista affettivo ma anche da quello economico, con la conseguenza che spesso è difficile per i figli delle vittime proseguire gli studi». Proprio per garantire il diritto allo studio di questi giovani, che si trovano in situazioni disagiate, è stata presentata in Consiglio regionale la proposta di legge.

«Non è ammissibile che in una società civile non si prevedano delle misure adeguate per consentire ai figli di chi è rimasto vittima nell’esercizio delle sue funzioni di proseguire gli studi – ha aggiunto Gabriella Greco –. Il progetto, inoltre, si inserisce nel quadro delle iniziative regionali volte a garantire la più completa e generale fruizione del servizio scolastico e formativo, soprattutto a vantaggio di quella parte di popolazione appartenente alle fasce sociali più deboli ed indifese».

La proposta di legge è stata accolta con soddisfazione ed interesse dalle associazioni di categoria. «La Regione sottolinea il presidente provinciale dell’Anmli, Giacomo Ranieri - prevede che la Regione concorra a sostenere gli oneri economici derivanti dalla frequenza della scuola, dell'università e dei corsi di istruzione e formazione professionale, prevedendo la concessione di provvidenze in favore dei figli delle vittime di incidenti mortali o altamente invalidanti sul lavoro. Non possiamo che essere orgogliosi della proposta di legge presentata a conferma che è alta la sensibilizzazione della classe politica sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Purtroppo ci troviamo davanti ad una situazione drammatica relativamente ai dati sull’occupazione». (e.s.)

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