La Nuova Sardegna

Oristano

Un condominio denuncia Abbanoa

di Enrico Carta
Un condominio denuncia Abbanoa

Il gestore della rete idrica aveva staccato l’acqua, ma non aveva mai richiesto il pagamento delle bollette

18 aprile 2012
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. E all’improvviso i rubinetti restano all’asciutto. Chiamatela burocrazia. Chiamatelo intoppo. Chiamatelo come vi pare, ma alla fine un intero condominio è rimasto senz’acqua per quasi un giorno e mezzo. Risultato? Abbanoa, che aveva provveduto ad interrompere l’erogazione, avrà le sue gatte da pelare con una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio.

È successo nei giorni scorsi in via della Conciliazione, dov’è scoppiata una sorta di rivolta contro il gestore unico della rete idrica. A infuriarsi sette famiglie residenti in un condominio le quali hanno dovuto contattare mezzo mondo, arrivando sino al prefetto, per poter avere quel che spettava loro – l’acqua – e che invece gli era stato tolto per un errore sul quale non hanno alcuna responsabilità.

Per anni, infatti, Abbanoa ha continuato a mandare le bollette alla ditta che aveva effettuato i lavori e che inizialmente aveva stipulato il contratto per la fornitura idrica. Peccato che i lavori fossero finiti da quel dì – qualche annetto – e che gli appartamenti avessero tutti cambiato proprietari e dalla società le chiavi fossero passate nelle mani dei privati cittadini. Contemporaneamente al momento della voltura, fu cambiato anche il tipo di tariffa perché da quella per aziende si era passati ad una semplice tariffa per uso domestico.

Era esattamente il febbraio del 2008, ma il salto all’indietro si può fare sino al 2005, perché è da allora che Abbanoa non si fa viva. Né l’impresa costruttrice né il condominio hanno mai ricevuto alcuna bolletta. L’ente gestore della rete idrica non si è infatti preoccupato di controllare se le missive spedite a loro fossero arrivate o meno a destinazione. Si è invece preoccupata, la scorsa settimana, di inviare i propri dipendendenti a provvedere a chiudere l’allaccio alla rete dell’acqua.

Così, senza colpo ferire e senza mai un preavviso di quanto stava per accadere. Probabilmente perché tutto continuava ad essere inviato al vecchio indirizzo dell’impresa che nel frattempo aveva cambiato sede.

Nonostante le difficoltà per essere rimasti senz’acqua, i condomini hanno dato la propria disponibilità a pagare il corrispettivo subito, purché tutto tornasse alla normalità e l’importo venisse ricalcolato in base alla tariffa per utenza domestica. Di certo non sono pronti a sborsare la cifra da capogiro di 18.427 euro e pochi centesimi, anche perché il condominio è piuttosto piccolo e non consumerà mai una quantità d’acqua tale in un così limitato numero di anni.

Disponibilità a parte, i residenti, riavuta l’acqua dopo un giorno e mezzo, con immaginabili problemi perché nella palazzina abitano diverse famiglie con bambini piccoli, si sono guardati per un attimo in faccia e poi hanno stabilito d’amore e d’accordo che il tempo delle strette di mano era concluso. E così si è andati dai carabinieri da dove è partita la denuncia contro Abbanoa per interruzione di pubblico servizio, firmata dai condomini e dall’avvocato Rossella Turnu. Il pasticcio burocratico sarebbe stato commesso nel momento in cui fu fatta la voltura dell’utenza. Il problema è che non si capisce bene chi fu l’autore dell’errore. Ad ogni modo, pazienza finita e denuncia partita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative