La Nuova Sardegna

Oristano

Rivitalizzare il commercio riaperto il bando del Pip

di Maria Antonietta Cossu
Rivitalizzare il commercio riaperto il bando del Pip

L’amministrazione comunale di Ghilarza assegnerà nove aree per le attività L’obiettivo è di ampliare la zona produttiva con criteri di premialità per i giovani

24 ottobre 2012
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GHILARZA. Mentre il governo tecnico annuncia un’inversione di tendenza dal 2013 e l’Istat certifica una leggerissima ripresa sul territorio nazionale, qui la crisi stringe ancora il giogo attorno ai settori strategici dell’economia reale. Una congiuntura che soffoca ma non piega il Terziario. Commercio e artigianato patiscono i gravi effetti della contrazione dei consumi e di politiche fiscali non risolutive o non sufficientemente incisive, ma reggono all’onda d’urto della recessione. In questa direzione sembra andare, quantomeno, il saldo positivo delle imprese in attività relativo agli ultimi due anni, anche se è da rilevare la leggera flessione accusata dal terzo settore nell’ultimo semestre. Un dato ancora passibile di variazioni, dal quale sono escluse le richieste di insediamento nell’area commerciale e dei servizi e nella zona artigianale. Proprio in questi giorni il Comune ha riaperto i termini del bando per l’alienazione di nove lotti distribuiti tra la via Ocier Real e il comprensorio delle attività produttive. Nel caso delle aree commerciali le domande superano già le offerte, limitate agli ultimi due lotti disponibili.

Una volta terminato l’iter delle transazioni la zona commerciale sarà satura, con una quindicina di aree assegnate tra quelle già occupate (una decina), quelle in affidamento e quelle in procinto di essere vendute. Nell’area Pip sono sette i lotti che l’amministrazione intende cedere agli imprenditori. La superficie in questione si estende per circa 7000 metri quadri, al centro di diverse manifestazioni d’interesse. Il Comune procederà in base ai criteri stabiliti nel Piano di utilizzo delle aree comunali nel quale sono stati recentemente introdotti i criteri di premialità per gli imprenditori con meno di 50 anni.

«Abbiamo cercato di dare uno stimolo ai giovani, o quantomeno di creare le condizioni per eliminare gli handicap che penalizzano questa fascia nel mercato del lavoro» spiega il sindaco Stefano Licheri che in un quadro generale critico intravede, tuttavia, timidi segnali di ripresa: «Le aziende e gli esercizi commerciali hanno accusato il colpo ma resistono, e il fatto che di questi tempi ci sia qualcuno che abbia il coraggio d’investire è sintomo di una reazione al difficile momento che sta attraversando la nostra economia».

Il procedimento sull’assegnazione delle aree si chiuderà nel giro di un paio di mesi e da una stima approssimativa la vendita di tutti i lotti dovrebbe procurare al Comune introiti per 200mila euro, risorse che saranno reinvestite in nuove opere di urbanizzazione. Sugli stessi valori si attesta il quadro di spesa calcolata per l’ampliamento della zona degli insediamenti produttivi, dove sono circa trenta le aziende artigianali e di servizi che producono reddito. Il progetto è ancora allo studio del Comune, che parteciperà al bando regionale nella prospettiva di incrementare il tessuto produttivo del paese.

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