La Nuova Sardegna

Oristano

Un esercito di consumatori di cocaina

di Enrico Carta
Un esercito di consumatori di cocaina

I retroscena dell’inchiesta sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Domani gli interrogatori

01 novembre 2012
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ORISTANO. Domani interrogatorio di garanzia per tre, per provare a difendersi, dopo l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, Francesco Alterio, che aveva mandato in carcere o ai domiciliari gli ultimi «Allegroni». A margine dell’inchiesta che ha stroncato un giro di spaccio di cocaina che, secondo il pubblico ministero Paolo De Falco, avrebbe avuto come punti di riferimento il pugliese Vito Florio (57 anni, da tempo residente a Santa Giusta) e gli oristanesi Sergio Marchese (48 anni) e Maurizio Carta (33 anni), salta fuori un quadro della Oristano non tanto nascosta, dove il consumo di droga è elevatissimo. Tra i nomi dei consumatori, finiti all’interno dell’ordinanza, ci sono persone provenienti da ambienti diversi tra loro e spesso nemmeno comunicanti.

Ci sono cavalieri della Sartiglia, giovani imprenditori, semplici impiegati, commercianti. Per lo più uomini, secondo il giudice Francesco Alterio, che assai di frequente si rivolgevano ai loro fornitori in arrivo con la cocaina da Modena – Vito Florio avrebbe approfittato del suo lavoro da autotrasportatore –. Oltre a quelli degli indagati anche i loro nomi sono finiti nell’ordinanza e anzi sono il cardine di quell’ordinanza. Ma i tre protagonisti del giro di spaccio che aveva i canali di rifornimento, secondo il giudice, non avrebbero agito da soli. Nell’ambito della stessa inchiesta sono indagate anche altre tre persone. Ed è in questo caso che spuntano le donne. Oltre all’oristanese Luigi Piras, 49 anni, si prospettano guai giudiziari per Federica Bernardi, 24 anni di Marrubiu, e Aleksandra Malgorzata Szundzinska, 31 anni di Danzica.

Contro di loro, probabilmente per il ruolo marginale nella vicenda, non ci sono stati provvedimenti restrittivi. Per gli altri tre indagati invece domani mattina ci sarà l’interrogatorio di garanzia di fronte allo stesso giudice che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare. Resta da vedere quale sarà la strategie scelta dai loro avvocati difensori Carlo Barberio, Piero Aroni e Manuela Cau.

Particolarmente delicata potrebbe essere la posizione di Maurizio Carta, il quale deve già fare i conti con un altro processo tuttora in corso. Anche in quel caso il suo nome era saltato fuori al termine di un’indagine della Squadra mobile della questura. Accadde qualche anno fa quando si cercò di fare luce su una guerra tra prostitute che si contendevano i clienti in città. Una di queste sarebbe stata aiutata proprio da lui.

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