La Nuova Sardegna

Oristano

allarme dei servizi sociali

I detenuti cambiano residenza

I detenuti cambiano residenza

Cinque sono cittadini del capoluogo dopo aver scontato la pena

14 novembre 2012
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ORISTANO. Decreto o scherzetto? In Comune si ride davvero poco dopo una delle non ultimissime decisioni del governo Monti che qualche tempo fa ha deciso che i detenuti potessero richiedere la residenza nel Comune in cui è presente il carcere nel quale stanno scontando la pena. In teoria significa che tutti i detenuti che passano a Massama per scontare pene definitive possono diventare oristanesi.

Non sembra una cosa sconvolgente. L’intento sarebbe quello di rendere meno problematico il periodo di detenzione consentendo a chi sconta le condanne di avere come punto di riferimento per qualsiasi tipo di problema burocratico il Comune nel cui territorio si trova il carcere.

I problemi iniziano nel momento in cui quegli stessi detenuti terminano il loro periodo di espiazione, perché c’è chi decide di non cambiare nuovamente la residenza per tornare al proprio Comune e così vanno a gravare sui servizi sociali del capoluogo. Difficilmente poi riacquistano una situazione di vita normale con un proprio lavoro e una propria indipendenza. In pochissime settimane sono già cinque gli ex detenuti che si sono rivolti ai servizi sociali chiedendo assistenza e il Comune si ritrova a dover dare delle risposte anche a loro, ma «Non abbiamo né soldi né assistenti sociali a disposizione, perché sono impegnati con il bando per le povertà – spiega l’assessore Maria Obinu –. Non sono persone facili da gestire. Uno di loro nei giorni scorsi pretendeva di occupare una casa. Siamo in piena emergenza».

Enrico Carta

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