La Nuova Sardegna

Oristano

Parco del Monte Arci presto realtà

Parco del Monte Arci presto realtà

I cantieri per la realizzazione dovrebbero partire entro la primavera

05 febbraio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





MORGONGIORI. Destino strano, quello a cui deve soggiacere il Parco del Monte Arci visto che a periodi contrassegnati da un parlare che più fitto non si può ne succedono altri nei quali il silenzio non è scalfito neppure dallo stormire dei suoi boschi investiti dal maestrale. Anche se poi è un silenzio solamente apparente visto che negli uffici tecnici degli 11 paesi che vanno a comporre lo straordinario geosito d’origine vulcanica (Ales, Marrubiu, Masullas, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Siris, Usellus, Villaubana e Villa Verde) si lavora alla elaborazione degli interventi che attuano l’accordo di programma tra l’assessorato regionale alla Difesa e il Consorzio Parco siglato nel maggio del 2010. In corso sono infatti i procedimenti tecnici per la progettazione e la realizzazione del Piano dei lavori previsti all’interno di ogni singolo comune il cui investimento complessivo ammonta ad 1 milione 320mila euro. Insomma, solo ed esclusivamente una questione di tempi tecnici, direbbe qualcuno. Una dilazione temporale che difficilmente trova giustificazioni plausibili, direbbe qualcun altro. A dirimere la questione e porre un punto fermo è il presidente dell’Ente Parco Renzo Ibba, sindaco di Morgongiori, per il quale «Le progettazioni redatte dai singoli paesi stanno arrivando speditamente per cui pensiamo di pubblicare i bandi di gara entro i prossimi mesi di marzo-aprile. Per altri interventi, quali la sentieristica, invece, già si è in fase di realizzazione». Come dire che con il verde della primavera anche il massiccio lavico è destinato a nuova vita con l’apertura dei cantieri, che avranno come riferimento amministrativo i singoli comuni e come Ente coordinatore il consorzio del Parco. Una serie di interventi finalizzati ad indirizzare lo sviluppo ed il futuro dei singoli territori, che diventano un unicum nel nome del “Parco regionale della Sardegna Monte Arci”, ed i loro territori, attraverso la valorizzazione delle peculiarità d’ordine paesaggistico, ambientale, culturale, sociale ed economico dell’area interessata che si estende su una superficie complessiva di 13mila 580 ettari. Si va dalle azioni funzionali al turismo scolastico (educazione ambientale), alla sistemazione e rifunzionalizzazione di rifugi per gli escursionisti, dalla sistemazione di fonti e sorgenti ai percorsi della memoria passando per la valorizzazione delle aree di interesse archeologico e via elencando.

Tigellio Sebis

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative