La Nuova Sardegna

ALES. Cresce la voglia di natura, di un rapporto capace di instaurare una sorta di empatia con quella che nella cultura classica è la madre generatrice mentre in quella moderna viene ormai reinterpretata come la grande occasione non solo di rapporto armonico tra uomo e creato ma anche come fonte di sviluppo futuro. Un riscoprire la Terra quale madre feconda dove tutto giunge a sintesi. Concetto, questo, che riporta ad un aforisma del Premio Nobel per la Pace del ’52 Albert Schweizer: «Quando l’uomo imparerà a rispettare le creature minori della creazione, siano animali o vegetali, non occorrerà che nessuno gli insegni ad amare il suo simile». Filosofia che con tutta evidenza lo scorso otto settembre 2012 ha ispirato la nascita di “Terra Noba Onlus”, un’associazione nata a supporto dell’omonima biblioteca multimediale specializzata in bioarchitettura, decrescita, ambiente, ecoturismo, agricoltura e alimentazione naturale, medicine non convenzionali e bibliofilia che ha fatto il suo esordio lo scorso sette dicembre organizzando il composito evento “Mieli, Api e Territorio”. Ed ecco subito un’ulteriore iniziativa che già nel titolo si presenta come un forte richiamo per quanti il corretto rapporto uomo-natura hanno trasformato in un indilazionabile imperativo: “L’orto senza zappa”, in programma in quel di Ales, località Marraconi, il 23 e 24 marzo prossimo. Si tratterà, in effetti, di un corso residenziale pratico di orticoltura naturale per la quale non è prevista alcuna lavorazione del terreno, la coltivazione contemporanea di specie differenti, la fertilizzazione continua attraverso una copertura organica permanente ed il divieto assoluto di fertilizzati di sintesi e di pesticidi. Insomma, un abbraccio alla madre terra.

Tigellio Sebis