La Nuova Sardegna

Oristano

Fondi per il costone roccioso pericolante

Il tratto tra Aidomaggiore e lo svincolo per la strada Sedilo-Borore sarà sistemato con 300mila euro

12 ottobre 2013
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AIDOMAGGIORE. Da tempo la sicurezza stradale rappresenta un’incognita per gli automobilisti che transitano lungo la bretella di collegamento tra Aidomaggiore e lo svincolo per la provinciale Sedilo-Borore. Due le principali fonti di pericolo per chi percorre quel tratto di strada in ambo le direzioni: il costone roccioso che si estende dal nuraghe Sa Jua fin quasi alle porte del paese e la serie di dossi presenti all’altezza del boschetto di pini. In quel tratto il manto stradale è compromesso dal sollevamento del terreno, provocato quasi certamente dalle radici altamente invasive delle conifere. Attraversare quella lingua d’asfalto sta procurando più di un batticuore ai conducenti dei veicoli, che in molti casi sono costretti a difficili manovre per evitare gli ostacoli sulla strada rischiando di finire in cunetta. «Se su quel tratto della carreggiata si trovano due mezzi che procedono lungo gli opposti sensi di marcia, chi si dirige verso lo svincolo per la Sedilo-Borore rischia di finire fuori strada a causa di quei dossi», sostiene l’assessore all’Urbanistica, Renato Atzori, riferendo di aver chiesto ai cantonieri di segnalare il problema al settore Viabilità della Provincia. «Sinora, però, non si è fatto vivo nessuno», precisa l’amministratore comunale che invoca il ripristino delle condizioni di sicurezza. Lungo la stessa strada, inoltre, incombe il pericolo di frane, eventualità che con l’avvento delle piogge diventerà più che mai concreta. Nel corso degli anni sulla parete rocciosa che sovrasta la strada di collegamento alla provinciale 26 sono comparse le reti di contenimento ma alcune parti sono ancora sguarnite. «Due anni fa il terreno sottostante la carreggiata ha ceduto in un punto e da allora il pericolo permane», ha lamentato Renato Atzori. Su questo fronte, tuttavia, si sarebbe aperto uno spiraglio: uno stanziamento di 300mila euro da parte della Provincia, ma tempi e modalità d’intervento non si conoscono. La questione sulla sicurezza della viabilità sollevata dall’esponente della giunta Virdis riguarda indirettamente anche la provinciale 24, che oggi e domani sarà teatro del Rally del lago Omodeo. Per tutelare l’incolumità del pubblico l’amministratore dispensa consigli pratici: «C’è sempre chi imprudentemente elude le misure di sicurezza seguendo la gara a bordo pista – dice Atzori –. Ma gli spettatori possono assistere alla gara in totale tranquillità e con una visuale di gran lunga migliore dal ponte di Funtana Niedda».

Maria Antonietta Cossu

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