La Nuova Sardegna

Oristano

Nel carcere di Massama altri 33 detenuti speciali

di Elia Sanna
Nel carcere di Massama altri 33 detenuti speciali

È stato completato il loro trasferimento dal Nord Italia. Sono tutti ex affiliati alla criminalità organizzata e si aggiungono ai primi 44 - VIDEO

10 novembre 2013
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ORISTANO. Interrogazioni parlamentari e proteste sono cadute ancora una volta nel vuoto. Del resto, tutto è già deciso da tempo. Ieri pomeriggio, senza tanto clamore e in assoluta riservatezza sono arrivati nel carcere di Massama altri trentatré detenuti classificati tra coloro che stanno scontando la pena in regime di Alta Sicurezza. Tra di loro ci sono diversi pezzi da novanta della ’Ndrangheta, della Camorra e della Sacra Corona Unita.

Vanno ad aggiungersi ai quarantatré detenuti trasferiti quindici giorni fa dalle carceri di Milano e Torino e arrivati ad Elmas con un volo della Blue Panorama organizzato dal ministero della Giustizia. Secondo indiscrezioni i nuovi trentatré detenuti prenderanno il posto di altrettanti detenuti locali trasferiti, forse ieri mattina, nelle carceri di Tempio e Sassari.

Il nuovo carico di detenuti, classificati tutti come Alta sicurezza, è arrivato alle tre del pomeriggio in punto nel nuovo carcere di Massama. Il convoglio, composto da due autobus, due cellulari e scortato da tre auto della polizia penitenziaria, ha lasciato la 131 qualche minuto prima in direzione del nuovo carcere. Le auto staffetta della polizia penitenziaria hanno bloccato quelle poche auto in circolazione sulla 292 per permettere al convoglio di arrivare senza alcun problema alla meta stabilita.

Tutti gli automezzi hanno quindi superato il ponticello che scavalca il rio Tanui e in fila indiana sono entrati all’interno della Casa circondariale. Ad attenderli c’erano decine di agenti, con tutto l’equipaggiamento che l’occasione richiede, e sottoposti nei mesi scorsi a corsi di perfezionamento indispensabili per sorvegliare determinati detenuti sottoposti a particolari misure di sorveglianza.

I trentatré detenuti sono stati quindi immatricolati e rinchiusi al primo piano del carcere, recentemente sottoposto a restauro. Saranno sistemati quindi nella stessa zona dove si trovano gli altri carcerati legati ad alte pericolose cosche della ’ndrangheta e della camorra. Il nuovo arrivo di detenuti, peraltro ampiamente preannunciato all’inizio dell’anno dal direttore generale del Dap, nel corso dell’ultima visita in Sardegna, conferma la decisione del Ministero della giustizia di sistemare nel ad Oristano tutti i detenuti dell’Alta Sicurezza. Una struttura ritenuta quindi idonea ad ospitarli in base a un piano studiato da tempo dal Ministero.

Con gli arrivi di ieri il loro numero sale così a 77. Difficile sapere se nei prossimi mesi verrà ampliato, ma è certo che nuove polemiche sono in arrivo. Alcuni parlamentari sardi avevano presentato delle interrogazioni contestando questi trasferimenti per la preoccupazione di infiltrazioni della criminalità di tipo mafioso anche nell’Oristanese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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