La Nuova Sardegna

Oristano

Quel terreno comunale e l’esenzione contestata

di Maria Antonietta Cossu
Quel terreno comunale e l’esenzione contestata

Aidomaggiore, l’amministrazione non ha fatto pagare il canone a un allevatore Altri affittuari temono di doversi dividere l’onere, ma il sindaco smentisce

22 dicembre 2013
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AIDOMAGGIORE. Con i tempi che corrono basta poco a scatenare la rabbia di chi suda le proverbiali sette camicie per un reddito modesto. Anche l’ombra di un sospetto a volte può innescare la reazione contrariata di chi si ritiene vittima di un’ingiustizia. Il torto in questione lo avrebbero subìto gli allevatori che esercitano il diritto di pascolo sui terreni comunali. Ad alcuni di loro sarebbe giunta voce che dovranno versare al Comune un affitto più caro rispetto a quanto pattuito nel contratto di locazione stipulato per l’annata agraria 2012-2013. Secondo la versione fornita dai contestatori, che invocano persino le dimissioni del sindaco e della giunta, la decisione di esentare uno dei locatari dal pagamento del canone determinerà un aggravio dei costi per gli altri otto che hanno avuto in concessione i terreni pubblici. L’antefatto è datato al 12 settembre, quando uno degli affittuari inoltra all’ente locale la domanda di revoca dell’ affitto. Una richiesta che l’allevatore giustifica dichiarando di non aver mai fruito dei terreni a causa degli abigeatari che gli avevano sottratto l’intero gregge. Due mesi più tardi la giunta ha accordato l’annullamento del pagamento di 886 euro, l’equivalente di un anno d’ affitto. Questa concessione (contemplata nel regolamento) ha indisposto non poco alcuni allevatori, e chi ha sollevato la questione ora grida allo scandalo rifiutando l’idea di dover pagare per qualcosa che non ha utilizzato. Ma le accuse nei confronti dell’amministrazione non finiscono qui, perché secondo alcuni pastori il locatario esentato dal pagamento avrebbe effettivamente sfruttato il terreno avuto in affitto, portandovi più volte il bestiame. Accuse che hanno suscitato l’indignazione del sindaco, Adele Virdis, che ha invitato i contestatori a parlare con cognizione di causa. Il primo cittadino smentisce la versione degli accusatori, escludendo tassativamente che sia stato o sarà loro imposto di pagare più di quanto stabilito nel contratto di locazione. «Si tratta di un’enorme falsità», ha tuonato piccata Adele Virdis. «Ogni locatario paga esclusivamente ciò che deve in base agli ettari assegnati ed effettivamente utilizzati». E riguardo ai dubbi sollevati sull’effettivo sfruttamento dei pascoli di chi ha beneficiato dell’esenzione ha replicato: «Abbiamo deliberato in base ai risultati dei nostri accertamenti. Ma se qualcuno ha le prove per dimostrare ciò che va affermando si rechi in comune e lo faccia presente a chi di dovere».

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