La Nuova Sardegna

Oristano

Il sindaco a Letta: «A Uras non siamo cittadini di serie B»

di Enrico Carta

Gerardo Casciu: «Disparità di trattamento nelle avversità» La protesta originata dagli interventi garantiti a Olbia

07 febbraio 2014
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URAS. Il ciclone Cleopatra è passato solo in Gallura. Per il governo, il resto della Sardegna non esiste. I morti e le devastazioni della bufera del 18 novembre non riguardano tutti gli altri Comuni. Il guaio è che questo non è un parere dato da chi potrebbe anche conoscere in maniera distratta la situazione.

In poche righe il governo ha passato un colpo di spugna su tutto il resto del territorio isolano, nonostante alcune zone, molte di queste nell’Oristanese, abbiano subito le gravissime conseguenze della tempesta perfetta che si era scatenata tre mesi fa. Così il sindaco Gerardo Casciu è rimasto incredulo e amareggiato dopo aver letto le poche righe del comma 536 della legge in cui parla dei territori colpiti dall’alluvione. Così recita il testo: «Una quota pari a dieci milioni è destinata a garantire spazi finanziari ai comuni della Provincia di Olbia colpiti dagli eventi alluvionali dell’8 (non 18, ndr) novembre 2013. Con decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, previa intesa in sede di conferenza Stato-città ed autonomie, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è stabilito il riparto dei predetti spazi tra i singoli comuni».

E Uras, Terralba, Solarussa e gli altri comuni che ancora sono in ginocchio? Nulla, nemmeno una riga e allora ne scrive molte di più il sindaco Gerardo Casciu nella sua lettera inviata al presidente del consiglio, Enrico Letta, ai ministeri dell’Economia, degli Affari regionali, al presidente della Regione, al presidente dell’Anci nazionale, Piero Fassino, e al presidente dell’Anci regionale, Cristiano Erriu. È in questa lettera che si esprimono tutto il rammarico e tutta la rabbia per la decisione del governo che ha deciso di dividere i comuni in due categorie: quelli di serie A e quelli di serie B. Per questi ultimi siamo di fronte a «Una disparità di trattamento nelle avversità di una calamità unica come questa», afferma il sindaco Gerardo Casciu che chiede ancora una volta il via libera ad utilizzare l’avanzo di amministrazione. Soldi che invece rimangono bloccati per le sante (?) ragioni del famigerato patto di stabilità.

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