L’antica strada di via Carmine sparisce sotto l’asfalto
ORISTANO. Viaggio indietro nel tempo di 50 anni, forse di più, per chi in questi giorni si è avventurato in via Carmine tra transenne e operai al lavoro per il rifacimento del manto di asfalto. I...
ORISTANO. Viaggio indietro nel tempo di 50 anni, forse di più, per chi in questi giorni si è avventurato in via Carmine tra transenne e operai al lavoro per il rifacimento del manto di asfalto. I lavori di scarificazione del vecchio tappeto, ridotto ormai peggio di un colabrodo, hanno infatti portato alla luce alcuni tratti della vecchia pavimentazione di pietre. Il primo tratto, meno di un metro quadro, davanti al portone dell'antico palazzo proprio dirimpetto al convento del Carmine. Il secondo tratto, molto più esteso, ma comunque pochi metri quadri, qualche decina di metri più avanti del Comando della Polizia locale, proprio dove la strada si apre in una sorta di piazzetta prima di proseguire verso via Gio' Maria Angioy. «Quello che è venuto alla luce quasi certamente è tutto quello che rimane del vecchio “impedrau”» hanno spiegato i funzionari dell'Ufficio tecnico all'assessore ai Lavori pubblici Efisio Sanna, che si è occupato della questione. La vecchia pavimentazione sarebbe stata distrutta negli anni dai ripetuti interventi per la messa in opera di cavi e condotte di ogni genere, e di conseguenza i lavori proseguiranno e i due tratti di pavimentazione storica spariranno senza tanti problemi sotto il nuovo manto di asfalto. Che per il Comune di Oristano era un segno del progresso ancora una decina di anni fa quando nonostante le proteste fu cancellata l'ultima strada comunale in pietra, quella che attraversa la golena del Tirso all'altezza di Silì. E pazienza se proprio in quegli anni si toglieva invece l'asfalto dalle vie del centro storico per rifare a carissimo prezzo l'antica pavimentazione di pietra.
Francesco G. Pinna