La Nuova Sardegna

Oristano

sedilo

Ardia, prima uscita delle pandele a cavallo: due cadute

Ardia, prima uscita delle pandele a cavallo: due cadute

SEDILO. Erano quasi novanta i cavalli che ieri mattina hanno aperto il corteo religioso che si è sgra- nato attraverso le vie del paese per rendere omaggio a Sant’Isidoro, protettore del mondo...

2 MINUTI DI LETTURA





SEDILO. Erano quasi novanta i cavalli che ieri mattina hanno aperto il corteo religioso che si è sgra- nato attraverso le vie del paese per rendere omaggio a Sant’Isidoro, protettore del mondo agropastorale. Un appuntamento che ha regalato qualche batticuore alla comunità dei fedeli, che ha assistito a due incidenti fortunatamente senza gravi conseguenze. Ad avere la peggio sembrava essere stato Michele Depalmas. L’ allevatore di 39 anni è stato disarcionato dal cavallo mentre percorreva il corso Eleonora d’Arbora insieme al folto drappello di cavalieri. All’improvviso il suo animale si è innervosito sollevandosi sulle zampe posteriori. Il fantino è riuscito a mantenere l’equilibrio una prima volta ma al secondo scarto è stato sbalzato dalla sella. L’uomo è rovinato a terra battendo violentemente il bacino e subito è scattata la richiesta dei soccorsi. Per il malcapitato si è reso necessario il ricovero all’ospedale San Martino di Oristano, dal quale è stato dimesso qualche ora più tardi, una volta che i sanitari hanno accertato l’assenza di fratture. Quasi illeso anche il protagonista del secondo incidente, Giuseppe Pilitta, (pandela mazzore nella corsa equestre del 2008) che ha rimediato una leggera escoriazione al piede ma non ha avuto bisogno di cure mediche. Il prologo e l’epilogo della ricorrenza religiosa hanno avuto invece i connotati della vera festa: una comunità che ha rivolto una preghiera corale al santo per l’annata agricola e ha invocato la sua intercessione per la prossima stagione produttiva; la tradizionale asta dei cavalieri con cui l’ex capocorsa Francesco Marongiu si è aggiudicato il diritto di portare in processione le insegne di Isidoro, la scena rubata dalle tre pandele dell’Ardia, che per consuetudine si fanno vedere insieme in pubblico il 15 maggio per la prima volta dall’investitura. Ieri il capocorsa Tonino Nieddu e i comprimari Fabio Muredda e Gian Battista Manca hanno chiuso le fila del corteo equestre. Alle loro spalle mezzi agricoli piccoli e grandi addobbati con ghirlande di fiori, spighe di grano intrecciate e con gli utensili anticamente in uso alla società contadina, il lento incedere del giogo di buoi che trainava il carro con il simulacro del santo e una lunga teoria di fedeli che ha concluso il suo cammino sul sagrato della parrocchia di San Giovanni Battista. (mac)

Primo piano
Capo Figari

Mistero sui fratelli dispersi in mare: nelle foto si vede una barca

di Marco Bittau
Le nostre iniziative