La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, per Mastino il tempo della festa è già terminato

di Alessandro Farina
Bosa, per Mastino il tempo della festa è già terminato

Ieri lo scambio di consegne con Pier Franco Casula Il neo sindaco per ora non si sbilancia sulla Giunta

28 maggio 2014
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BOSA. A mezzogiorno ieri in Comune il passaggio di consegne tra Piero Franco Casula e Luigi Mastino. Ma dopo lo tsunami elettorale, con il risultato elettorale di “Bosa Cominciamo il domani” che quasi bissa il quoziente di ciascuna delle due liste concorrenti, per la nuova maggioranza che governerà Bosa il tempo dei festeggiamenti è già finito.

Nuovo sindaco e consiglieri si sono presentati infatti in Comune di buon mattino per prendere visione della situazione su vari fronti. Mentre sul piano degli assetti si attende ora la partita delle deleghe. Quattro nel 2014, a fronte delle sei precedenti, gli assessori su cui potrà contare nel suo mandato Luigi Mastino. In un’aula che conterà ancora 11 seggi, più quello del sindaco sul fronte numerico, per la maggioranza e cinque delle opposizioni, ma che farà a meno della figura del Presidente del consiglio comunale.

L’assemblea, che si insedierà ufficialmente dopo il giuramento e la verifica degli eletti, sarà composta da sei esponenti del gentil sesso. Cinque elette nella lista vincitrice (Maura Cossu, Silvia Tanda, Salvatorina Biddau, Stella Carboni e Rosa Masala) e una tra le fila di Noi e Voi per Bosa (Rosalia Acca, moglie del candidato sindaco Sergio Obinu, con esperienza amministrativa nella giunta Brigas).

Altri volti nuovi in consiglio sono quelli di Mario Piras, Salvatore Angotzi, Alfonso Campus e Luciano Curella (per Cominciamo il domani). Mentre, sempre nella lista vincente, Danilo Mastinu e Tore Fois hanno già rivestito incarichi pubblici. Come Sergio Obinu (già consigliere comunale, e regionale uscente, per l’Udc), Piero Casula e Sergio Rosa (rispettivamente sindaco e assessore uscenti) oggi tra i banchi delle minoranze.

Sul fronte dei dati chiaro il messaggio del corpo elettorale: che ha consegnato nelle mani dei vincitori poco meno del 46% dei consensi. Mentre la lista di Obinu e quella Casula si attestano ognuna tra il 26 e 27%, con la risicata differenza fra secondo e terzo posto - che vale un consigliere in più per Noi e voi per Bosa - affidata ad una trentina di preferenze.

Sul fronte degli equilibri interni alla maggioranza la somma dei voti in casa Pd (Mastinu, Angotzi, Carboni e Obinu (quest’ultimo non eletto) tocca quota 878 preferenze. Al secondo posto i tre del Partito dei Sardi (Cossu, Piras, Curella) con 744 voti. Mentre Sel (Biddau e l’indipendente d’area Fois) si attestano a 588 preferenze ed il Psd’Az (Masala e l’indipendente d’area Campus) a 369. Seguiti da Silvia Tanda dei RossoMori con 314 voti.

Classifica interna che potrebbe pesare, ma sulla questione per ora nessuno si sbilancia, sulla attribuzione delle deleghe e l’incarico di vice sindaco. Quest’ultimo forse appannaggio, i primi timidi rumors a pochissime ore dallo spoglio, del Partito dei Sardi.

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