La Nuova Sardegna

Oristano

CABRAS

Fratelli coltelli, nuovo round

Assolto il feritore, ferito a processo per falsa testimonianza

29 maggio 2014
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CABRAS. Nel novembre del 2009 si era beccato una coltellata dal fratello pescatore, che gli aveva quasi perforato il polmone. Ma nel conseguente processo penale per lesioni personali aggravate, Giorgio Massidda era stato assolto in giudizio abbreviato nel marzo del 2010 dalle accuse perché aveva agito, secondo il giudice, per legittima difesa. Antonio Massidda, l’accoltellato, si è dunque ritrovato a sua volta imputato davanti al giudice, difeso in questo processo dall’avvocato Carlo Figus, con l’accusa di falsa testimonianza. Nel riferire durante il primo processo le circostanze dell’aggressione da parte del fratello Giorgio, non avrebbe infatti raccontato tutto e avrebbe riferito anche particolari erronei o non corrispondenti al vero. Ieri mattina il processo davanti al giudice monocratico Anna Rita Murgia è arrivato alle fasi finali con la discussione in aula. L’avvocato difensore ha sostenuto come sia emerso durante le precedenti udienze che in realtà la falsa testimonianza non ci sarebbe stata e come Antonio Massidda fosse protetto dal rilasciare dichiarazioni a lui stesso pregiudizievoli anche in sede del precedente processo penale in virtù delle norme del codice penale. Il pubblico ministero Marcello Floris ha chiesto al giudice, sostenendo la tesi contraria, una pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione piena dell’imputato per non aver commesso il fatto. Mercoledì prossimo si torna in aula, udienza durante la quale il pubblico ministero potrà replicare. Se i tempi lo permetteranno, si potrebbe già arrivare alla sentenza. (cat. co.)

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