La Nuova Sardegna

Oristano

Successo degli orti urbani: ecco l’agricoltura sociale

di Caterina Cossu
Successo degli orti urbani: ecco l’agricoltura sociale

Inaugurati ufficialmente i trenta appezzamenti affidati ai cittadini dal Comune Ospite dell’amministrazione una delegazione senegalese che già li sperimenta

31 maggio 2014
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ORISTANO. In Senegal si chiamano “microjardins” e hanno innovato un sistema sociale ed economico. A Oristano gli “orti urbani” si ripropongono di rappresentare ugualmente una piccola rivoluzione. Ovvero, restituire ai cittadini uno spazio degradato affinché siano loro stessi a valorizzarlo. Sono avviati già da qualche mese ma ieri mattina sono stati inaugurati ufficialmente i trenta appezzamenti in via Anglona a Torangius, cogliendo l’occasione della visita in città della delegazione senegalese composta dai sindaci delle cittadine che hanno partecipato assieme a Oristano al progetto di cooperazione internazionale Alligator. Alla cerimonia erano presenti, per le istituzioni cittadine, l’arcivescovo di Oristano, Ignazio Sanna, il sindaco, Guido Tendas, e l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Scintu. Tutti hanno arricchito l’orto con una pianta di rosmarino, imbracciando la zappa aiutati dai cittadini di Torangius. Le istituzioni oristanesi e gli amministratori del Senegal si sono scambiati poi una pianta aromatica di mirto, da mettere a dimora come simbolo e auspicio di rafforzamento del partenariato tra il Senegal e Oristano. «Trenta orti comunali concessi per aiutare le famiglie a combattere la crisi, ma anche e soprattutto puntare a incidere sul tessuto sociale favorendo l’integrazione e la partecipazione», ha spiegato il sindaco Guido Tendas. Le domande erano state una quarantina «ed è stata lodevole l’iniziativa dei cittadini di unirsi, con orti che vengono curati anche da più persone, pur di dare la possibilità a tutti di partecipare — ha raccontato l’assessore Salvatore Scintu —. Iniziative come quelle degli orti urbani sono il punto di partenza per recuperare il concetto di settore agricolo come settore portante per la nostra economia, anche cittadina». L’orto urbano, un format che è diventato da ieri una delle caratteristiche simbolo della giunta Tendas, sarà esportato in altre zone della città, vista la grande richiesta da parte dei cittadini. Una pratica che è stata adottata come buon esempio prima che a Oristano in Senegal, dove i “microjarden” hanno creato un’economia tutta al femminile. «C’è una grande tradizione agricola anche nella nostra regione del Senegal, il Casamance, e gli omologhi dei vostri orti urbani sono gestiti dalle nostre donne, che hanno in mano l’autonomia finanziaria della famiglia e l’esperienza di coltivazione adatta — ha spiegato il sindaco senegalese di Bounkling, Lamine Faty —. La visita qui a Oristano sarà molto utile per noi, che abbiamo un sistema di coltivazione diverso soprattutto per l’irrigazione. Porteremo quel che di tecnicamente buono e avanzato abbiamo visto da voi per migliorare i nostri “microjardins”».

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