La Nuova Sardegna

Oristano

Un parere legale ignorato e il Comune perde la causa

di Enrico Carta
Un parere legale ignorato e il Comune perde la causa

Polemiche dopo l’annullamento dell’aggiudicazione del servizio di scuolabus L’avvocato Miscali: «Mi hanno interpellato e avevo suggerito di sospenderlo»

21 giugno 2014
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ORISTANO. Un mistero. E sarebbe anche buffo se di mezzo non ci fossero soldi pubblici. La bocciatura del Tar che ha annullato la determina della dirigente Maria Grazia Zoccheddu sulla nomina del vincitore dell’appalto per il trasporto degli studenti delle scuole dell’obbligo costerà al Comune qualche soldino – circa quindicimila euro – e per ora è già costato anche qualche attrito più o meno celato tra il sindaco, dirigente e segretario comunale.

Il perché è presto spiegato. In mano l’amministrazione aveva un parere legale che parlava chiaro, anzi chiarissimo. Interpellato, l’avvocato Raffaele Miscali aveva consigliato di sospendere in sede di autotutela l’assegnazione del bando, perché la valutazione sui requisiti del vincitore non era stata fatta in maniera corretta. In tre pagine era stato riassunto anche il motivo per cui sarebbe stato meglio fermarsi di fronte al ricorso presentato dalla ditta Co.Bus 90, arrivata terza in graduatoria. Tra le ditte vincitrici, che avevano costituito un’associazione temporanea di imprese, c’era la Fara Antonio Gian Franco che col Comune aveva avuto una precedente causa penale, i cui effetti civili, al di là della condanna, erano però ancora validi. Non avrebbe dovuto quindi ricevere incarichi per conto del Comune e proprio questo, in attesa comunque di conoscere le motivazioni definitive che il Tar pubblicherà a breve, dovrebbe essere uno dei motivi della decisione dei giudici che hanno annullato nei giorni scorsi la delibera della dirigente Maria Grazia Zoccheddu.

Ebbene, di fronte al parere legale, probabilmente il Comune avrebbe dovuto fermarsi a riflettere, invece la storia è andata in maniera diversa. L’avvocato Miscali non viene ascoltato, ci si rivolge allo studio legale Porcu-Barberio e si va avanti convinti di spuntarla di fronte al Tar, da dove invece arriva la bocciatura che non è stata indolore e che espone l’amministrazione ad alcune critiche. «Avevo messo nero su bianco tutto, dopo essere stato interpellato perché nella causa del 1998 avevo tutelato il Comune – spiega l’avvocato Raffaele Miscali –. Non sono il depositario del diritto amministrativo, ma mi consta che neanche altri lo siano e ora il risultato è sotto gli occhi di tutti». E coi 15mila euro che volano via, anche il sindaco Guido Tendas non ci va giù in maniera esattamente morbida: «Certo che mi arrabbio, mi dispiace per i soldi persi e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Io non ho mai ricevuto sulla mia posta il parere legale dell’avvocato Miscali. L’appalto è di competenza della dirigente Maria Grazia Zoccheddu e il responsabile dell’ufficio legale è il segretario generale Luigi Mele. È proprio su sua proposta che abbiamo deliberato». E il segretario generale che ne pensa? Risposta laconica: «Non parlo con la stampa».

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