La Nuova Sardegna

Oristano

Antas, in edicola musica e cultura sarda a tutto tondo

di Michela Cuccu
Antas, in edicola musica e cultura sarda a tutto tondo

ORISTANO. Il titolo scelto è evocativo, Antas, per una rivista che si propone di aprire le porte della musica e della cultura isolana. È questo la coraggiosa, dati i tempi non certo facili per l'edito...

22 giugno 2014
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ORISTANO. Il titolo scelto è evocativo, Antas, per una rivista che si propone di aprire le porte della musica e della cultura isolana. È questo la coraggiosa, dati i tempi non certo facili per l'editoria, iniziativa di un editore di Mogoro, Claudio Pia, titolare della Ptm, casa editrice con solide radici nel capoluogo dell'Alta Marmilla, che da distribusce in edicola (e sul web, attraverso il portale specializzato Port Review) un nuovo bimestrale di musica e cultura sarda.

Una vera e propria sfida che vedrà alla direzione della rivista Piepaolo Fadda, giornalista di lungo corso, per anni direttore di “Sonos e Contos” rivista culturale sarda, estremamente diversa dal nuovo bimestrale.

«Ci occuperemo di cultura a tutto tondo – ha spiegato ieri Pierpaolo Fadda, presentando la nuova iniziativa – certo, la musica avrà predominanza, ma Antas darà spazio alle diverse espressioni della cultura: dalla pittura alla scrittura, raccontando i protagonisti e le loro storie».

Simone Riggio, è invece l'art director che ha scelto per la rivista una veste quasi minimalista. La scelta per il primo numero (in edicola al costo di 5euro) è caduta sugli esponenti più in vista del panorama artistico e culturale sardo. La copertina è dedicata ai trent'anni di carriera di Paolo Fresu, e all'interno, Antas dedica servizi ad Angelo Branduardi, soffermandosi sul rapporto antico fra il musicista e la Sardegna.

Un ampio servizio è inoltre dedicato ai Train To Roots, la band sassarese, considerata fra le eccellenze del panorama reggae. E poi, ancora, i quarant'anni di carriera di Franco Denanni, esponente di spicco del canto sardo a chitarra e un ricordo, intenso, di Gianni Medda, firmato da Giuliano Marongiu. È una intervista a Marcello Fois che apre i vasto capitolo dedicato alla scrittura che propone anche un ritratto di Cristina Caboni, autentica rivelazione della narrativa, che con il suo romanzo d'esordio “Il sentiero dei profumi” edito da Garzanti, è ai primi posti delle graduatori e di vendita. Un profondo ricordo di Maria Lai, ad un anno dalle scomparsa, apre invece gli spazi dedicati alle arti visive.

Da non perdere infine, una autentica chicca firmata dal direttore Piepaolo Fadda: la storia dell'epopea beat in Sardegna. Raccontata da una delle protagoniste: la fondatrice del primo fan club italiano del quartetto di Liverpool, fondato a Cagliari nel 1965.

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