La Nuova Sardegna

Oristano

arresti in flagranza

Fiamme a Uras e a Zerfaliu, convalidati i due fermi

ORISTANO. Sono stati confermati in tribunale dal giudice per le indagini preliminari i fermi richiesti dal pubblico ministero Armando Mammone. I provvedimenti di custodia cautelare riguardano i due...

06 luglio 2014
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ORISTANO. Sono stati confermati in tribunale dal giudice per le indagini preliminari i fermi richiesti dal pubblico ministero Armando Mammone. I provvedimenti di custodia cautelare riguardano i due presunti piromani arrestati nell’ambito delle indagini sugli incendi di due giorni fa. Rimane così in carcere Piero Pinna, l’operaio di 56 anni, colto in flagrante dagli agenti della Forestale mentre appiccava le fiamme ad un pascolo incolto nella periferia di Zerfaliu.

Confermati anche i domiciliari per Simone Soru, l'imprenditore agricolo di 31 anni di Uras, sorpreso dai carabinieri nella zona di un incendio che lo stesso, come aveva ammesso spontaneamente, aveva appena appiccato con l’obiettivo di bonificare un terreno pieno di erbacce. Entrambi sono accusati di incendio doloso per il quale la legge prevede una pena da tre a sette anni di reclusione. Piero Pinna, come hanno confermato le indagini della Forestale di Oristano ha precedenti specifici: anche in passato aveva appiccato incendi sempre nella zona di Zerfaliu. Il suo arresto è avvenuto durante un’operazione degli agenti del nucleo di polizia giudiziaria del corpo forestale. Gli agenti coordinati dal commissario capo Giuseppino Serra stavano sistemando delle telecamere nella zona di Crabai tra Zerfaliu e Solarussa, dove nei giorni precedenti si erano sviluppati diversi roghi. Giovedì stavano piazzando le attrezzature video quando hanno colto in flagrante Piero Pinna. Le fiamme, spente dopo due ore di intenso lavoro, avevano ridotto in cenere quattro ettari di terreni, danneggiando anche alcune strutture del campo sportivo di Zerfaliu.

Simone Soru è stato invece bloccato dai carabinieri di Uras, verso mezzanotte a poche centinaia di metri da un incendio che ha devastato altri tre ettari di vegetazione a ridosso della 131. Il giovane, senza precedenti, ha ammesso ai militari di aver appiccato le fiamme per ripulire dalle stoppie un’area incolta a ridosso di un suo terreno. (e.s.)

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