Tenores e Korrontzi in concerto
Domani a Torregrande parte il festival “Sete sois, sete luas” con il coro di Neoneli
ORISTANO. Partirà da Torregrande quest'anno il festival internazionale Sete Sois Sete Luas, dove i padroni di casa sono niente meno che i tenores di Neoneli. L'appuntamento è per domani alle 21,30 in piazza della Torre per la prima serata del festival, che inaugura appunto l'edizione 2014 e sarà la prima delle tappe sarde.
Ormai il quintetto del Barigadu guidato da Tonino Cau e composto da Peppeloisu e Angelo Piras, Nicola Loi e Ivo Marras, è considerato il gruppo “ambasciatore” del festival rinomato a livello internazionale, e dal 2010 anima l’estate sarda ospitando tanti artisti e gruppi provenienti da altrettante nazioni.
Quello di domani è un ritorno, in realtà, di quelli che si riservano per le grandi occasioni. A essere ospitati nella marina di Torregrande sarà, infatti, l’esplosivo gruppo basco dei Korrontzi, che fa del suo trinitari, l'organetto basco, il suo cavallo di battaglia.
I ritmi e le melodie dei Korrontzi faranno da contraltare alle graffianti voci gutturali dei tenores di Neoneli, alla trentottesima annata artistica, e agli altrettanto accattivanti suoni di Orlando Mascia, fedele collaboratore dei tenores da quasi un ventennio.
Lo spettacolo si intitola Cunfrontos, non a caso, ed è inserito nell’itinerario ufficiale del Festival. Il repertorio inizierà con alcuni brani scelti dei tenores di Neoneli in cui duelleranno padre e figlio Peppeloisu e Angelo Piras, con qualche pezzo “a ballu” eseguito assieme a Orlando Mascia.
La seconda parte sarà quella degli ospiti, dei Korrontzi, mentre il finale prevede ritmi all’insegna della contaminazione allo stato puro, ovvero tutti sul palco a suonare e cantare “ a sa sarda”. Gli ospiti baschi, che peraltro hanno inserito le voci dei tenores di Neoneli nel loro ultimo lavoro discografico, suoneranno a ballu cantau, a passu torrau, a trallallera, in un finale che come sempre sarà coinvolgente e scoppiettante. Il progetto è sostenuto dal Comune di Oristano, dalla Regione, dalla Banca di Sassari, dalla Fondazione Banco di Sardegna, dal Mibac.
Caterina Cossu