La Nuova Sardegna

Oristano

All’alba il blitz delle fiamme gialle

di Claudio Zoccheddu

Gli agenti all’ufficio tecnico comunale poi in corso Europa e corso Italia

12 luglio 2014
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CABRAS. Il blitz è scattato poco dopo l’alba. Gli uomini della Guardia di finanza hanno atteso il sorgere del sole prima di fare capolino davanti alla porta dell’Ufficio tecnico comunale. L’edificio di via Dante non è stato l’unico a finire sotto la lente d’ingrandimento degli uomini coordinati dal colonnello Sergio Schena. Le fiamme gialle si sono presentate davanti all’uscio di almeno altri due edifici della cittadina, un’abitazione di Corso Europa e un supermercato di Corso Italia.

Nel mirino degli investigatori c’era la complicata questione legata alla costruzione di un supermercato Eurospin, realizzato all’interno di una delle lottizzazioni di espansione periferica della cittadina lagunare, nella zona di Feurreddu 2. L’argomento era già balzato agli onori della cronaca in diverse occasioni nel corso degli ultimi anni. Oltre alle cronache giornalistiche, il caso Eurospin era sbarcato anche tra i banchi del consiglio comunale. Una notizia che aveva infiammato l’opinione pubblica per poi finire nel dimenticatoio generale, salvo poi ritornare d’attualità con l’impeto di un tuono che sconquassato l’orizzonte politico lagunare.

Nonostante si siano presentati di buon mattino, gli uomini delle fiamme gialle hanno impiegato diverse ore prima di abbandonare gli uffici comunali di via Dante. Il blitz è terminato attorno alle 11 e nel novero degli atti acquisti dalla Finanza ci sono anche i documenti relativi alla variazione di destinazione d’uso che aveva permesso di avviare le procedure tecniche e amministrative per la costruzione del supermercato in un’area di proprietà comunale destinata alla realizzazione di edifici pubblici.

Ovviamente, l’improvvisa incursione dei finanzieri non è sfuggita alla curiosità dei cabraresi che hanno seguito con attenzione l’evolversi della vicenda. Secondo i soliti bene informati, infatti, le visite degli inquirenti avrebbero interessato anche le abitazioni di due amministratori lagunari. Più verosimilmente è accaduto che gli agenti abbiano chiesto ad essi di accompagnarli nelle loro ispezioni nei vari uffici, in modo da avere un risultato più rapido nelle ricerche. Il “caso Eurospin” potrebbe quindi minare la tranquillità di una cittadina che, da un momento all’altro, si è trovata al centro di un caso che non ha precedenti e che potrebbe anche avere immediate ricadute politiche.

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