La Nuova Sardegna

Oristano

i mali di massama

Udienza collettiva in carcere

Udienza collettiva in carcere

I detenuti sono stati ascoltati dal magistrato di sorveglianza

12 luglio 2014
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ORISTANO. In 72 avevano presentato tempo fa un reclamo generico, dove denunciavano in tre punti le criticità del carcere di Massama. Detenuti sottoposti a regime di carcere duro, come il 416bis, che ieri mattina hanno avuto la possibilità di farsi ascoltare direttamente dal magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Elisabetta Murgia. L'udienza è scaturita proprio da quel reclamo. Circa 15 detenuti hanno parlato direttamente, tanti altri hanno depositato tramite i propri legali delle memorie, dove hanno approfondito i propri dilemmi. Il clima è intuibile dall’indiscrezione trapelata di un allontanamento di un ergastolano dall’aula durante l’audizione.

I detenuti non hanno fatto altro che ribadire in prima persona le loro lamentele. Dal sovraffollamento nelle celle, vietato dall’articolo 3 della Convenzione dei diritti dell’uomo, alle condizioni igienico sanitarie del carcere. C’è poi chi ha problemi con i collegamenti con l’esterno, e che per regime carcerario li ha centellinati e li vorrebbe vedere garantiti. Ci sono i detenuti che vivono in tre in celle da due persone. C’è chi rivendica attività rieducative e di reinserimento mai avviate, ma già sperimentate con successo in altre carceri. Il pubblico mistero ha però giocato la contromossa nei confronti del collegio difensivo, composto da una decina di avvocati e tra i quali, per il foro di Oristano, ci sono gli avvocati Simone Prevete e Rita Violante. Si tratta di una relazione, stilata dagli agenti di polizia penitenziaria, che ribatte alle rivendicazioni dei detenuti. Descrivendo, per esempio, le attività già messe in programma per la rieducazione e il reinserimento. Di particolare interesse, la planimetria delle celle allegata nella relazione, dalla quale emergerebbe una dimensione al netto degli arredi di circa 11 metri quadri per ambiente. Per celle da due persone, dunque, rispettose dei minimo 4 metri quadri per detenuto imposto dal Cpt, ma insufficienti quando il numero degli occupanti della cella sale. Gli avvocati hanno proposto opposizione al documento del pm. Il magistrato di Sorveglianza ha acquisito tutte le nuove carte, rimandando qualsiasi decisione alla prossima udienza, il 17 ottobre.

Caterina Cossu

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