La Nuova Sardegna

Oristano

Sulla Tac al palo accuse al sindaco Licheri

Ghilarza, la minoranza: il macchinario fermo da due anni. La replica: la colpa è della Regione

14 agosto 2014
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GHILARZA. Che fine ha fatto la Tac? Attualmente sarebbe in corso la procedura di accreditamento da parte della Regione, ma a distanza di quasi due anni l’acquisto del tomografo, per il quale amministratori del territorio e cittadini avevano fatto le crociate, si configura più come uno spreco che come una conquista. A indagare sulle ragioni che ostacolano l’utilizzo della sofisticata apparecchiatura è la minoranza consiliare. Il gruppo contesta l’operato dell’Asl, che da un lato persegue il risparmio attraverso politiche di razionalizzazione e dall’ altro «Acquista strumenti da lasciare parcheggiati». Sul caso l’opposizione chiama in causa il presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto, Stefano Licheri. «Ad oggi la Tac non risulta mai essere stata attivata e questo ci fa dubitare fortemente sulle intenzioni di interventi migliorativi e ottimizzanti» si legge nell’ interrogazione firmata da Raffaela Onida, Gioele Pinna, Antonio Piras, Gian Piero Citzia e Piero Onida. Citando le valutazioni positive del manager dell’Asl 5 Mariano Meloni sul servizio farmaceutico giornaliero attivato il 5 agosto al Delogu, la minoranza chiede al sindaco se abbia verificato la sussistenza dei miglioramenti o se la consegna dei medicinali nei reparti non «Finirà con il causare disagi all’utenza e l’impossibilità agli operatori di offrire un buon servizio». L’opposizione rivolge pesanti critiche anche a Licheri «Che ignora le richieste di dimissioni degli altri sindaci ed è totalmente inadeguato nel suo ruolo di presidente», e non lesina accuse alla classe politica per aver determinato, nell’ultimo decennio «Il lento decadimento dell’ospedale». Sferzante la replica del presidente. Alla minoranza ricorda che quando amministrava «È stato chiuso il reparto di Ostetricia mentre durante la nostra legislatura ne è stato aperto uno: la dialisi». Poi si sofferma sul presente. «Ciò che preme a noi è che l’ ospedale migliori e funzioni, non ci metteremo a sindacare ogni minimo atto aziendale adottato nell’ottica del risparmio e del miglioramento di un servizio», dice Licheri, che diventa più caustico sul tomografo, arrivato, puntualizza, «Grazie alle nostre battaglie. Ma non c’è la volontà politica di autorizzarne l’uso» sostiene il sindaco: «Il tomografo è stato collaudato, manca solo il parere della Commissione regionale, una formalità. Ma questo non arriva perché credo si vogliano far mancare i numeri a Ghilarza in attesa del prossimo riordino della rete ospedaliera».

Maria Antonietta Cossu

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