La Nuova Sardegna

Oristano

Una cittadina più vivibile grazie a decorourbano.org

di Alessandro Farina
Una cittadina più vivibile grazie a decorourbano.org

A Bosa sono già 16 le segnalazioni degli utenti all’amministrazione comunale Molti gli avvisi per l’abbandono di spazzatura, ma anche sui potenziali pericoli

27 agosto 2014
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BOSA. Sedici per ora le segnalazioni, di cui tre prese in carico e risolte dall’amministrazione. È questo il report delle prime settimane di decorourbano.org, il network nazionale a cui ha aderito la locale amministrazione civica. Che permette agli utenti, con la possibilità di aggiungere anche fotografie inviate via computer o smartphone, di segnalare al comune praticamente in tempo reale situazioni di degrado urbano.

Tra tutte le segnalazioni pervenute, spiccano per numero quelle relative all’abbandono da parte dei soliti ignoti di pattume in diverse parti dell’abitato o della periferia. Un vezzo mai debellato, che tiene sempre alto il livello dell’attenzione amministrativa e di quella sociale anche per le evidenti ricadute negative di immagine. Ma c’è anche chi segnala situazioni di potenziale pericolo per i cittadini: come alcuni ferri che sporgevano dal lato verso la spiaggia del muraglione Caduti di Cefalonia a Bosa Marina, su cui sono intervenuti gli operai per la messa in sicurezza. Due spuntoni in metallo dove era collocato uno dei blocchi in trachite che fungevano da limite della carreggiata e da cornice estetica. Alcuni divelti dalle forti ondate che si abbattevano sulla struttura quando ancora non era presente la diga di sopraflutto alla foce del Temo, che oggi ripara la diga artificiale. Altri dai vandali, che hanno lasciato poi i ferri di ancoraggio del blocco scoperti.

Zona sensibile, quella del muraglione e della torre dell’isola Rossa a guardia della trafficata rada e spiaggia. L’Ufficio circondariale marittimo ha segnalato più volte vari elementi di criticità. Il Comune è intervenuto con diverse ordinanze di interdizione, al passaggio sulla scalinata che conduce al manufatto storico, come al passaggio di pedoni e sosta delle auto (a pagamento nei mesi estivi) a ridosso del muraglione ricoperto di conci in trachite erosi dal tempo. Soluzione che ha alimentato più di una polemica, anche perché il parcheggio veniva utilizzato soprattutto da famiglie che potevano raggiungere la spiaggia, bagagli balneari al seguito, in pochi passi con bambini e anziani al seguito.

La struttura fa capo al Genio Civile, che negli anni scorsi era intervenuto con un radicale intervento di sistemazione anche del selciato. Il selciato è stato gravemente danneggiato dalle ondate invernali ed oggi ridotto, nei due lati della struttura, ad un maculato puzzle di impiantito in basalto e cemento. Su cui sarà necessario intervenire con ingenti risorse.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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