La Nuova Sardegna

Oristano

Poligono Caip, nuovo incontro dei sindaci coinvolti

GHILARZA. Sindaci del Guilcier e del Barigadu alla ricerca di soluzioni che concilino il diritto delle amministrazioni locali di pianificare lo sviluppo del territorio con l’ esigenza della scuola...

20 settembre 2014
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GHILARZA. Sindaci del Guilcier e del Barigadu alla ricerca di soluzioni che concilino il diritto delle amministrazioni locali di pianificare lo sviluppo del territorio con l’ esigenza della scuola di polizia di Abbasanta di continuare a svolgere le attività di addestramento. Una linea caldeggiata dalla Regione nel recente incontro a Cagliari, e privilegiata dall’ala più moderata del fronte istituzionale che, pur con qualche distinguo su modalità e tempi di dismissione, condivide le ragioni e gli obiettivi dello zoccolo duro della protesta.

La questione sarà dibattuta nella riunione congiunta che i rappresentanti istituzionali delle due Unioni di Comuni terranno a Boroneddu presumibilmente la settimana prossima. Sugli ultimi sviluppi della vicenda è intervenuto il gruppo consiliare provinciale ProgRes Aristanis, che ha registrato con favore la disponibilità della Regione ad accogliere le istanze dei sindaci. «Una decisione che avevamo proposto tenendo conto delle istanze dei cittadini che vivono in prossimità del lago, a cui a oggi non è consentita la programmazione di alcun investimento turistico e lo sfruttamento a pieno ritmo delle attività esistenti», affermano gli esponenti di Progetu Republica. ProgRes parla di una nuova consapevolezza della società sarda, che sta prendendo coscienza «degli scompensi che questo genere di servitù arrecano sotto il profilo sociale, economico e ambientale».

E sul caso del poligono del Caip promettono di mantenere alta l’attenzione «Le classi dirigenti unioniste-dipendentiste della Regione spesso e volentieri si sono avventurate in facili proclami e finte promesse», accusano, invocando tempi stretti per la stesura di un piano di dismissione che indichi tempi e modi per il dislocamento e la bonifica delle aree demaniali attorno all’Omodeo.

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