Laconi, il Classico sempre meno gradito
Denatalità, calo degli iscritti e preferenze per gli istituti professionali le principali cause
LACONI. Iscrizioni in calo e perdita di classi, l'amaro scenario di inizio anno scolastico.
Il liceo classico cittadino, arriva a perdere le due classi ginnasiali e mantiene, anche con con pochi iscritti, le tre classi del Liceo.
Uno stillicidio lento che, se non si dovesse invertire il corso degli eventi, porterà inevitabilmente alla chiusura definitiva della scuola nel giro di un biennio.
Le problematiche sono ormai note da tempo; in primis la denatalità e il continuo spopolamento che generano la presenza di pochi studenti,poi la difficoltà di rendere l'istituto, l'unico nel raggio di 60 chilometri, un punto di riferimento per il territorio.
L'amministrazione comunale da diversi anni tenta di incentivare le iscrizioni dei ragazzi dei paesi limitrofi, ma gli ostacoli che questi studenti incontrano non sono pochi. La difficoltà principale è legata alle carenze dei trasporti dove spesso si rende necessario il cambio di autobus e gli orari non sono compatibili con l'orario delle lezioni.
Crolla, dunque, il numero degli iscritti al Liceo, ma rispetto alla situazione generale della scuola sarda dove il numero dei diplomati è diminuito di quasi il 30%, il dato è positivo, perché il numero dei diplomati nell'istituto laconese è in aumento ed è contenuto il fenomeno della dispersione scolastica. Mentre il paese rischia di perdere la scuola gli studenti diventano pendolari.
Da tempo infatti lo studio del greco non è più di gradimento tra i giovani studenti che scelgono altri indirizzi quali lo scientifico, il linguistico o il pedagogico.
Negli ultimi anni però anche gli altri indirizzi liceali hanno perso iscritti perché le scelte formative sembrano essere sono condizionate dalla realtà attuale.
Le famiglie, con sempre minori risorse finanziarie, sebbene disposte ad investire sulla formazione, scelgono con più consapevolezza e lungimiranza il percorso di studi da offrire ai propri figli.
«Pensiamo ad una scuola che possa offrire più possibilità immediata di lavoro» spiega un genitore.
Non importa, quindi, che sotto casa ci sia una scuola di buon livello come il liceo classico, ma si guarda direttamente al mercato del lavoro. Le scelte dei giovani studenti e delle loro famiglie sono orientate sui settori che possono maggiormente garantire un impiego subito dopo il diploma.
In tal senso aumentano le iscrizioni alla scuole professionali, in particolare l'Istituto alberghiero e, in una zona a vocazione agricola, anche l' Istituto agrario.
Ivana Fulghesu