Il canale Manca non verrà pulito: mancano le risorse
TERRALBA. La pulizia del canale Manca e degli altri alvei ostruiti di Terralba non si farà. Così come non sarà possibile intervenire nella zona delle piene millenarie. La notizia arriva come un...
TERRALBA. La pulizia del canale Manca e degli altri alvei ostruiti di Terralba non si farà. Così come non sarà possibile intervenire nella zona delle piene millenarie. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Solo qualche giorno fa i terralbesi mostravano sul social network le foto del canale del paese completamente ostruito, chiedendone lo sgombero da vegetazione e accumulo di rifiuti. Dovranno, invece, continuare a conviverci e chissà per quanto. Sono stati proprio i rappresentanti del Consorzio di bonifica a riferire ieri mattina la notizia al sindaco Pietro Paolo Piras, assieme alla motivazione. Ovvero, che i fondi sono stati già utilizzati interamente per le operazioni di pulizia concluse da pochissimo, ma che evidentemente quella somma messa a disposizione dalla Regione non ha esaurito le necessità del terralbese. «Non ci sono certamente situazioni di panico, ma qui l’aria è di forte preoccupazione e i cittadini per primi non intendono abbassare la guardia – ha commentato il primo cittadino –. L’unica cosa che potremo fare adesso, sia come Comune che come Consorzio, sarà sollecitare la Regione affinché trovi i fondi, li sblocchi e li dia al Consorzio, che a sua volta potrà così avviare gli ultimi lavori rimasti». Le operazioni di pulizia da parte dell’ente di gestione dei canali della zona era già avviata da tempo, e ad essere stati ripuliti sono tutte le condotte di acqua che dal rio Mogoro arrivano proprio fino a Terralba. «Per fortuna si è già intervenuti proprio su quei corsi d’acqua che erano straripati lo scorso 18 novembre ma, benché si tratti proprio dei corsi che stanno a monte, non significa che quelli a valle vadano sottovalutati e che dunque quelli interni al paese possano essere trascurati» ribadisce Piras. Due i milioni di euro che non sono arrivati nelle casse del Consorzio di bonifica, a quanto sembra perché la Regione ha dovuto distrarre dei fondi per far fronte all’emergenza della lingua blu. «La situazione non accenna a calmarsi e certamente questo inaspettato stop non farà bene agli animi dei cittadini. Bisogna trovare i soldi per intervenire» chiude il primo cittadino di Terralba.
Caterina Cossu