La Nuova Sardegna

Oristano

Discariche abusive, un’interpellanza dall’opposizione

ORISTANO. Che le discariche abusive costellino a decine le periferie e le campagne, è un dato ormai appurato. La loro bonifica, però, quando avviene, è sempre un processo lento, spesso vanificato...

19 novembre 2014
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ORISTANO. Che le discariche abusive costellino a decine le periferie e le campagne, è un dato ormai appurato. La loro bonifica, però, quando avviene, è sempre un processo lento, spesso vanificato dalla maleducazione di coloro che, puntualmente, accumulano nuovi rifiuti dov’erano stati appena rimossi. Eppure, i contribuenti, pagano piuttosto salato anche questo servizio.

«Oristano è tra le città italiane ad aver rincarato in quattro anni del 22 per cento la tassa sui rifiuti», scrivono in una interpellanza urgente i consiglieri comunali di opposizione, Massimiliano Sanna e Antonio Falconi, sollecitando risposte da parte degli amministratori sui tempi e le modalità di una bonifica delle aree ridotte a immondezzai a cielo aperto. Falconi e Sanna però precisano: «Nel piano finanziario della Tari 2014, vengono elencati i servizi forniti dal capitolato speciale d’appalto, fra cui, la raccolta dei rifiuti abbandonati di qualunque natura o provenienza rinvenuti su strade ed aree pubbliche o su strade ed aree private, comunque soggette ad uso pubblico». Insomma, un servizio che i cittadini pagano. «In varie zone della città – prosegue l’interpellanza – le discariche a cielo aperto stanno aumentando a dismisura: inquinano l’ambiente, sono causa di proliferare di insetti, germi e batteri, attirano animali creando rischi elevati soprattutto sotto il profilo igienico sanitario ed incrementano i miasmi».

I due consiglieri fanno anche una considerazione amara sulle responsabilità della situazione: «Purtroppo il senso civico non trionfa». Da qui la richiesta di capire quali siano i progetti dell’amministrazione comunale sia per la bonifica degli immondezzai sia al rispetto del capitolato d’appalto «sia per capire se si intenda vigilare affinchè le regole del decoro urbano vengano osservate da tutti».

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