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Mostrò l’arma per farsi pagare Sarà processato

SEDILO. Doveva farsi pagare un credito che vantava con un compaesano per un lavoro che aveva eseguito in una sua proprietà di campagna. Il problema è che per esigere quei soldi non si sarebbe...

12 dicembre 2014
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SEDILO. Doveva farsi pagare un credito che vantava con un compaesano per un lavoro che aveva eseguito in una sua proprietà di campagna. Il problema è che per esigere quei soldi non si sarebbe presentato a mani vuote, ma avrebbe mostrato al compaesano una pistola. Per questo motivo, il quarantenne Salvatore Pes, sarà processato il 13 aprile dopo che il giudice per le udienze preliminari, Annie Cecile Pinello, ne ha deciso il rinvio a giudizio su richiesta del pubblico ministero.

L’accusa è duplice. C’è quella di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e quella di porto abusivo e detenzione di arma. Eppure il futuro imputato, assistito dall’avvocato Simone Prevete, ha negato che i fatti siano andati come descritto dall’accusa dicendo di non aver mai avuto con sé la pistola. Secondo il pubblico ministero, Salvatore Pes si sarebbe presentato di fronte al compaesano Costantino Pes per riscuotere il suo credito e non avrebbe chiesto i soldi in maniera esattamente gentile. Avrebbe invece puntato la pistola contro quella persona, giusto per capire che il lavoro andava pagato senza fare troppe storie altrimenti tutto si sarebbe risolto in maniera molto più cruenta.

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