Tavolini all’aperto, attesa per le regole
A Bosa il consiglio comunale sta per varare il nuovo regolamento Tosap. Si discute sui criteri per le concessioni ai locali
BOSA. Sulla annunciata rivisitazione del regolamento Tosap a decidere sarà probabilmente già entro dicembre, considerato che le autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico scadono a fine anno, il Consiglio comunale. La maggioranza intanto ha già affrontato l'argomento, mentre la commissione comunale che si occupa della questione verrà probabilmente riconvocata a breve, dopo l'ultima seduta andata buca per l'assenza delle minoranze.
Argomento scottante, quello della Tosap, nella turistica città dove per buona parte dell'anno la “movida” diurna e notturna si gioca su strutture all'aperto. Non senza ripercussioni in termini di segnalazioni, considerato che molti non vedono di buon occhio l'assalto di tavolini e ombrelloni a marciapiede e piazze.
Le lamentele hanno spinto la maggioranza a rivalutare la normativa. «Il regolamento è in fase di predisposizione, per ora non c'è nulla di certo se non alcuni criteri che intendiamo adottare», dice il vice sindaco Maura Cossu.
Tra i principi sicuramente il “faro” è costituito dal Codice della strada «Alle cui norme non intendiamo derogare, per ovvi motivi di sicurezza a vantaggio dei cittadini e degli stessi operatori, in nessun caso», dice Cossu. Altro principio cardine sarebbe poi quello di lasciare uno spazio libero di almeno un metro e venti centimetri dal bordo nei marciapiede per garantire il passaggio di disabili in carrozzina, con attrezzature turistiche da posizionare a ridosso dei fabbricati.
Resta ancora aperta la partita sulla definizione delle percentuali di aree da concedere alle singole imprese, in base a criteri da definire su anzianità di richieste o superficie del locale coperto di riferimento (se non tutte e due le cose, Ndc). Di sicuro quindi novità arriveranno rispetto alle quote di suolo da destinare a tavolini e ombrelloni nelle diverse aree urbane.
«È indubbio che sulle concessioni in piazza Gioberti e in piazza Fontana ad esempio, c'è da ragionare, e lo faremo, cercando di contemperare esigenze dei cittadini e degli operatori», l'altro nodo cardine della questione per Maura Cossu.
Per piazza Fontana si sarebbe ipotizzata la necessità di garantire uno spazio di quattro metri per l'accesso all'area, di due metri attorno alla fontana, e un corridoio a garanzia del passaggio pedonale per l'attigua via Santa Croce, con un'area occupabile stimata al 40 per cento. Salvo che il vicino Corso non diventi Ztl o Isola pedonale, consentendo alle attività presenti maggiore respiro in materia di suolo pubblico.
Sulla Tosap la sensazione è che ancora poche ore di dialogo e riflessione separino Bosa da una nuova regolamentazione in tema di occupazione del suolo pubblico.
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