La Nuova Sardegna

SAMUGHEO. Come due rette parallele, le loro vite non s’incrociarono mai, ma procedettero a lungo sugli stessi binari accomunate dallo stile e dal gusto estetico, messi proficuamente al servizio di progetti di rilancio e promozione dell’artigianato locale.

Eugenio Tavolara e Fortunato Depero scrissero, separatamente ma nello stesso periodo, una pagina importante nel campo delle arti applicate e del design contemporaneo, riproposta ai giorni nostri in una mostra che evoca idealmente un dialogo fra i due artisti.

Le opere dei due maestri “parlano” nell’evento espositivo in programma al Murats sino al primo marzo 2015 e nella mostra concomitante prevista al museo Thamus di Sassari. Le produzioni dei due artisti presentano forti similitudini riconducibili soprattutto alla tecnica e alla tipologia delle creazioni dai tratti distintivi comunque ben definiti.

La cifra stilistica di Tavolara è negli arazzi, tappeti, figure meccaniche e giocattoli, figure antropomorfe e zoomorfe che rimandano alla tradizione e al folklore sardi; mentre i progetti di Depero sono espressione del movimento futurista.

Al Murats le conversazioni ideali tra lo scultore e designer sardo e il maestro trentino sono affidate a una selezione di manufatti tessili provenienti da alcune collezioni, ai 25 pezzi del gruppo scultoreo Processione dei misteri e alle 32 creazioni della Mascherata sassarese che Tavolara realizzò nel 1928 e nel 1937.

Per Depero parleranno le tarsie, gli oggetti e i giocattoli in legno, i pupazzi datati alla prima metà del Novecento. L’allestimento è curato da Nicoletta Boschiero in collaborazione con il Mart, il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il Murats di Samugheo e il Museo della città di Sassari.

In paese la vetrina sulla Manifattura delle Case d’Arte di Tavolara e Depero si aprirà il 14 dicembre alle 11,30. Presentano il sindaco Antonello Demelas e il direttore del Murats Baingio Cuccu. (mac)