La Nuova Sardegna

Oristano

Primavera della Malvasia al via ma con polemiche

di Alessandro Farina
Primavera della Malvasia al via ma con polemiche

Bosa, l’evento parte con le proteste dell’azienda Silattari, esclusa dal circuito Ieri convegno sul vino la cui produzione occupa 130 ettari di cui solo 27 per la Doc

03 maggio 2015
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BOSA. Una splendida giornata di sole ha accolto ieri i partecipanti al convegno “Malvasia oro di Planargia” ed i visitatori di “Primavera della Malvasia,” manifestazione di promozione del vino prodotto in Planargia. L’evento è inserito nel più ampio circuito di “Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia” della Camera di Commercio di Nuoro, che per la prima volta include anche la fascia occidentale dell’isola. Preceduto però dalle polemiche sollevate dalla vitivinicola “Silattari” di Giovanni Porcu e Nicola Garippa. Che in un comunicato hanno apertamente puntato l’indice contro l’Associazione Strada della Malvasia ed il Comune di Bosa per non essere stati invitati alla due giorni di tour con degustazione del prelibato vino. «Ci dispiace comunicare che purtroppo noi non ci saremo. Questa non è una nostra decisione bensì una scelta dovuta alla cecità degli organizzatori dell'evento Primavera nel Marghine: il Comune di Bosa e la Strada della Malvasia», l’incipit della pepata nota dell’azienda. Con i due patron di Silattari, reduci da Vinitaly e impegnati all’Expo di Milano, che rimarcano dispiacere e forte rammarico. «Per ora non intendiamo replicare, voglio solo ricordare che Silattari ha lasciato tempo fa l’associazione La strada della Malvasia», afferma il presidente Gianmichele Columbu. Mentre il sindaco di Bosa getta acqua sul fuoco delle polemiche «Non abbiamo avuto intenzione di escludere alcuno, anzi il nostro intento è coinvolgere tutti. Probabilmente c’è stato un fraintendimento o una carenza organizzativa. È la prima edizione: faremo tesoro delle cose positive e di quelle negative per migliorarlo. Chiamerò personalmente i responsabili di Silattari per chiarire la situazione» afferma Luigi Mastino. Mentre nel convegno di apertura, i relatori Bruno Tidu, Gianmichele Columbu, Pierpaolo Arca, Roberto Dessanti, Attilio Mastino, Andrea Franco, Dario Cappelloni, Davide Beccu e Vasco Ciuti tracciavano una fotografia della situazione tema di coltivazione, produzione e valorizzazione del pregiato vino locale. Con i comuni di Bosa e Magomadas che la fanno da padroni per estensione di terreno coltivato con i ceppi della Malvasia. Anche se, emerge, su 130 ettari totali di vigneto a Malvasia solo 27,27 vengono utilizzati per produrre la Doc Malvasia di Bosa. Insomma sul tema, compreso l’utilizzo di questo prodotto come reale richiamo turistico, c’è parecchio da lavorare malgrado le tante eccellenze e potenzialità del vino prodotto in Planargia e apprezzato ormai in tutto il mondo.

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