La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti, il Consorzio Industriale vuol dire addio alla Vittadello

di Enrico Carta
Rifiuti, il Consorzio Industriale vuol dire addio alla Vittadello

In bilico l’affidamento dell’impianto di Masangionis in cui viene effettuato lo smaltimento Pronti 15 milioni per toglierlo alla ditta campana. Il caso anche in Comune con un’interpellanza di Lilliu

17 giugno 2015
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ORISTANO. C’è un problema rifiuti. Non riguarda direttamente il Comune, ma comunque tocca da vicino l’amministrazione in quanto fa parte della rosa di enti che costituiscono il Consorzio Industriale del quale detiene il 31,41% delle quote. Per una volta non si parla di raccolta o di decoro urbano, perché il problema sollevato dal consigliere indipendente Giampaolo Lilliu riguarda lo smaltimento dei rifiuti. L’attuale servizio è figlio della fine della vecchia discarica di Bau Craboni e della nascita dell’impianto di Masangionis ad Arborea, gestito dalla Vittadello che aveva partecipato anche economicamente alla costruzione della struttura.

Succede, a qualche anno di distanza dalla nascita dell’impianto, che il Consorzio Industriale abbia intenzione di rivedere la propria politica di smaltimento dei rifiuti e voglia acquisirne la gestione, spendendo quindici milioni e rilevandolo dalla Vittadello che ha l’affidamento per trent’anni. C’è qualcosa che non torna e Giampaolo Lilliu la espone nelle righe di un’interpellanza nella quale punta il dito anche contro il sindaco Guido Tendas, responsabile di non aver mai raccontato nulla di quel che accade durante le riunioni del consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale. Stavolta il primo cittadino lo dovrà fare cercando di chiarire i dubbi del consigliere al quale «Pare evidente che l’operazione di acquisizione del servizio presenta alcuni punti di criticità in materia economica e finanziaria oltre a manifestare perplessità nella visione politica in merito alle tematiche per la gestione dei rifiuti della nostra città e dell’intero territorio. Le risorse per l’acquisizione del servizio, arriverebbero anche dalle risorse accantonate dal Consorzio Industriale provenienti dalla gestione della vecchia discarica di Bau Craboni, altre da accantonamenti vari e sono tutte risorse finalizzate alla nascita discarica in previsione dell’esaurimento di Bau Craboni stessa». A quel fondo costituito in previsione della chiusura della vecchia discarica il Comune, attraverso i tributi, avrebbe versato nel tempo circa tre milioni. Ora il Consorzio vorrebbe intaccare quel tesoretto mettendo nel conto un mutuo i soldi versati dagli altri Comuni e aggiungendo un mutuo da otto milioni. Il passaggio di competenze tutto sembra, fuorché un’operazione di sviluppo economico, funzione prima del Consorzio Industriale. Sembra anzi uno spreco, tanto che Giampaolo Lilliu chiede a Guido Tendas un intervento affinché si assuma «L’impegno di sospendere ogni azione legata all’operazione». Ci sono infatti molte cose da capire e tra queste anche la situazione finanziaria del Consorzio Industriale, tanto più in un tempo in cui la Provincia, altro socio importante, è commissariata.

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