La Nuova Sardegna

Oristano

SANTU LUSSURGIU

Stato di calamità naturale per la grandinata dell’8 giugno

SANTU LUSSURGIU. I danni creati dall’eccezionale grandinata abbattutasi nel Montiferru lo scorso otto giugno, hanno prodotto seri danni nelle campagne e nell’abitato, tanto da indurre l’amministrazio...

18 giugno 2015
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SANTU LUSSURGIU. I danni creati dall’eccezionale grandinata abbattutasi nel Montiferru lo scorso otto giugno, hanno prodotto seri danni nelle campagne e nell’abitato, tanto da indurre l’amministrazione comunale a deliberare lo stato di calamità naturale e chiedere l’intervento delle istituzioni per ottenere gli indennizzi. «In poche ore –aveva detto l’allevatore Carlo Malica – qui si è scatenata una vera e propria bufera di grandine, a cui è seguito un acquazzone di fortissima intensità che ha seriamente compromesso vigneti e oliveti». I chicchi di grandine, di notevoli dimensioni, hanno compromesso seriamente la prossima vendemmia.

Ma il maltempo non ha risparmiato neppure frutteti, coltivazioni cerealicole, orticole e le infrastrutture connesse alle attività agricole nelle zone di Ziu Serra, Mura Puddighina, Banzos, Mura Cunzadu, Lughentinas, Sas pendula, S’Arzola ‘e Sa Mola, Marzias, Soso Lacos, Miorcani, Santa Ittoria e Chiamenta. Nell’abitato di Predu Micheli, Zuann’abile, Su Tancadu, Molineddu, Matta Fresaghe, Muronazza, Sa Niera, S’Ena ‘e S’Alinu, via Paolo Mossa e S. Jenzu, le carrozzerie delle auto sembrano essere state sottoposte a un bombardamento che non ha risparmiato neppure i cristalli anteriori e posteriori. Vista la situazione, la nuova giunta guidata da Diego Loi, che si insedierà oggi pomeriggio, con una delibera dello scorso tredici giugno, ha evidenziato lo stato di grande difficoltà che stanno attraversando le aziende del comparto agro-zootecnico del territorio anche a causa dei cambiamenti climatici, che alternano periodi di piogge abbondanti con altri di grande siccità.

Con l’atto, sottoscritto unanimemente dall’esecutivo, inviato al presidente della Giunta Regionale e agli assessorati alle Finanze e Urbanistica, Agricoltura e riforma agropastorale, e Difesa dell’ambiente, alla Protezione civile e all’Argea, è stato chiesto al Servizio ripartimento dell’agricoltura (Sra), che vengano attivate le procedure per l’accertamento dello stato di calamità naturale nel proprio territorio, e che siano messi in atto interventi compensativi con fondi statali a favore degli imprenditori agricoli, le cui aziende hanno subito danni a causa degli eventi calamitosi.

Piero Marongiu

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