La Nuova Sardegna

Oristano

Nughedu, un progetto per il futuro dell’Europa

NUGHEDU. Una babele di lingue, un melting pot di culture e un unico obiettivo: gettare ponti da un capo all’altro del Vecchio Continente per instillare nelle comunità locali il senso di cittadinanza...

22 giugno 2015
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NUGHEDU. Una babele di lingue, un melting pot di culture e un unico obiettivo: gettare ponti da un capo all’altro del Vecchio Continente per instillare nelle comunità locali il senso di cittadinanza europea e di condivisione di una visione di sviluppo comune.

A farsi latore di questo messaggio è il Comune, che ha aderito al programma di scambi culturali promosso dall’amministrazione della città bulgara di Aksakovo, alla guida di un partenariato che coinvolge l’Italia, la Spagna e il Portogallo.

Il progetto “L’Europa del futuro, multifacciale e unica” ha ottenuto il beneplacito dell’Unione europea e un finanziamento di 95mila euro.

Nell’arco dei prossimi due anni in ognuno dei paesi ospitanti si terrà un evento per favorire l’integrazione, la convivenza dei popoli e la conoscenza delle rispettive culture. La prima destinazione è Aksakovo. Nell’Est europeo si svolgerà un secondo incontro, promosso dal Comune di Pomorie.

Nughedu sarà la terza tappa dopo quella portoghese di Setubal, prevista nel 2016. Il progetto itinerante si concluderà un anno dopo a Igualada, in Spagna. Nel centro del Barigadu l’appuntamento è fissato tra quindici mesi. Per ogni trasferta si sposteranno delegazioni composte da almeno otto persone tra rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile.

In ogni approdo di questo affascinante itinerario i visitatori stranieri entreranno in contatto con gli stili di vita, le culture e le tradizioni dei Paesi che li accolgono.

Con quest’iniziativa l’amministrazione comunale punta «a favorire il confronto, l’integrazione, la mobilità dei giovani in Europa», come spiega l’assessore Francesco Spiga che ha seguito personalmente il progetto, nel quale auspica di coinvolgere soprattutto dei più giovani. Nelle loro mani è infatti il futuro del progetto Europa.

«È uno degli aspetti che definiremo nell’incontro di agosto in Bulgaria – dice Spiga – ma speriamo siano loro a poter sfruttare al massimo quest’occasione».

Un’opportunità che è figlia delle convinzioni profondamente europeiste dell’amministrazione locale: «Troppo spesso e con facilità si accusa l’Unione europea delle lacune della nostra società – afferma il sindaco Francesco Mura –, mentre l’unica via d’uscita a questa crisi socio-economica è un’Europa unita e consapevole della propria forza».

Maria Antonietta Cossu

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