La Nuova Sardegna

Oristano

Una legge per vietare l’uso di diserbanti chimici

di Michela Cuccu
Una legge per vietare l’uso di diserbanti chimici

La proposta presentata dal consigliere regionale del Pd Antonio Solinas Un bando che riguarderebbe tutte le aree con un interesse pubblico

07 luglio 2015
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ORISTANO. «Vietiamo l’utilizzo dei diserbanti chimici in tutte le aree di interesse pubblico». Si potrebbe riassumere così la proposta di legge che il Consigliere regionale del Pd, Antonio Solinas, ha presentato sul tema degli effetti che il diserbo chimico può comportare sull’ecosistema. «L'uso indiscriminato di diserbanti e di altre sostanze tossiche nell'ambiente naturale pone l'esigenza di una regolamentazione in Sardegna per combattere queste pratiche dannose per la stabilità degli ecosistemi naturali che ha effetti devastanti in materia di conservazione delle biodiversità – afferma Solinas –. Non è solo in agricoltura che riscontriamo pratiche deleterie per gli ecosistemi naturali: anche le istituzioni pubbliche concorrono con le pratiche di diserbo dei margini stradali, delle reti ferroviarie e delle relative pertinenze e in genere delle proprietà pubbliche con l'utilizzo massiccio di diserbanti che rappresentano un importante fattore di rischio sanitario per alcune fasce di popolazione, in particolare i bambini e le donne in gravidanza».

La proposta di legge che Solinas ha presentato con il capogruppo Pietro Cocco, mira a vietare i diserbanti lungo la viabilità pubblica in Sardegna, non solo quella statale gestita dall'Anas, ma anche in quella di competenza delle Province e dei Comuni; lungo la viabilità privata costituita da strade poderali, interpoderali, vicinali; lungo le linee ferroviarie di competenza dei diversi Enti statali e regionali o gestite da società private; lungo i canali di irrigazione gestiti dai Consorzi di Bonifica.

Il divieto si estende poi all'interno della Rete Natura 2000 costituita da Sic e Zps, soggette a tutela secondo le direttive comunitarie, all'interno dei parchi regionali, oasi di protezione faunistica, zone di ripopolamento e cattura, lungo la rete idrica superficiale, lungo le sponde dei laghi naturali e artificiali, fiumi, torrenti, stagni e zone umide, vasconi per uso irriguo, vasconi per finalità antincendio. Anche nei centri abitati è stato previsto il divieto di utilizzare diserbanti o altre sostanze tossiche; il divieto riguarderebbe le zone vicino agli ospedali, alle case di cura, alle scuole, agli edifici di culto, ai cimiteri, agli impianti sportivi, ai parchi comunali e alle aree archeologiche e alle aree ricreative; vietato l'utilizzo di diserbanti e altre sostanze tossiche anche all'interno dei terreni in concessione all’Ente foreste.

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