La Nuova Sardegna

Oristano

Tendas resiste ma la maggioranza gli dà l’ultimatum

di Roberto Petretto
Tendas resiste ma la maggioranza gli dà l’ultimatum

Coalizione unita nella votazione sul documento contabile Ma l’opposizione non partecipa al dibattito per protesta

05 agosto 2015
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ORISTANO. «Oggi si votava il bilancio: era l’occasione buona per mandarmi a casa. Invece la maggioranza mi ha confermato la fiducia». Guido Tendas incassa l’approvazione del bilancio, critica l’opposizione per aver abbandonato l’aula, ringrazia i suoi consiglieri e si gode un’estate (o ciò che ne resta) abbastanza tranquilla. Ma se la conferenza stampa convocata dal sindaco subito dopo la conclusione della seduta di Consiglio voleva dissipare tutti i dubbi sulla saldezza della maggioranza, la missione è in parte fallita. Perché è vero che il voto sul bilancio è stato quasi compatto (a parte quello dei già da tempo critici Mariangela Massenti e Marco Piras), ma è altrettanto vero che i capigruppo, chiamati in conferenza stampa a manifestare pubblicamente il proprio appoggio a Tendas e alla Giunta, abbiano sottolineato alcuni distinguo importanti che fanno presagire un autunno movimentato. Durante il dibattito il capogruppo del Pd, Giuseppe Óbinu, era stato già abbastanza duro: «Abbiamo chiesto al sindaco un cambio di passo, poi rendendoci conto che per fare un cambio di passo servivano gambe fresche, abbiamo anche chiesto di rivedere la Giunta. Il sindaco ci ha promesso grandi cose, non le abbiamo viste. Poi ci ha promesso piccole cose, che avrebbe lasciato le deleghe che aveva, invece ne ha prese di nuove. Ora è il momento di serrare le fila e fare ciascuno del proprio meglio, senza illusioni chiaramente, con pragmatismo, convinti che si può ancora essere utili a questa città prima di restituire il mandato agli elettori».

In conferenza stampa ha rincarato la dose: «Se continuiamo con questi ritmi, risolveremo i problemi tra 100 anni. Ma ci sono cose che non possono aspettare». Per Stefano Mureddu, capogruppo di Insieme, è il momento di tenere fede «ai tantissimi impegni presi. Ora non si può più parlare di ritardi. Entro ottobre ci devono essere dei risultati, o bisognerà capire se è il caso di andare avanti». Insomma, nel giorno del sì al bilancio, Tendas deve mandare giù anche avvertimenti espliciti.

Di tutt’altro tenore, ovviamente, gli interventi del sindaco e degli assessori, incentrati soprattutto sulla decisione dell’opposizione di abbandonare l’aula. «Quanto accaduto è un fatto particolarmente grave - ha detto il sindaco -. Non era mai accaduto che in occasione di una sessione di lavoro tanto importante come quella sul bilancio, la minoranza intera abbandonasse l'aula».

L’assessore al Bilancio, Giuseppina Uda, soddisfatta per il risultato ottenuto, ha ricordato che l’opposizione non ha presentato emendamenti: «Dispiace per i cittadini che hanno dato il compito di rappresentarli a persone che si sono dimostrate non in grado di farlo».

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