La Nuova Sardegna

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Inquinamento a S’Archittu, ecco la verità di Acciona Agua

di Piero Marongiu

CUGLIERI. Sul problema delle acque reflue sversate nel mare e nell’arenile di due tratti di spiaggia della borgata marina di S’Archittu, Acciona Agua, la società spagnola che ha in appalto la...

09 agosto 2015
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CUGLIERI. Sul problema delle acque reflue sversate nel mare e nell’arenile di due tratti di spiaggia della borgata marina di S’Archittu, Acciona Agua, la società spagnola che ha in appalto la depurazione e il trattamento degli impianti delle acque per conto di Abbanoa, in una nota espone la propria posizione. La società contesta la versione che un tratto dell’arenile di S’Archittu sia rimasto chiuso sino a giovedì. E per contestare il contenuto dell’articolo pubblicato da La Nuova esibisce alcune foto scattate il 6 agosto. Accompagnandole con delle considerazioni: sarebbe una «deduzione infondata dell’autore dell’articolo» la circostanza secondo la quale non sarebbe stata ancora revocata l’ordinanza del sindaco che vietava la fruizione di quel tratto di arenile. Il personale della Acciona agua si è recato il 6 agosto «nuovamente sui luoghi criticati dall’autore dell’articolo ed ha appurato che il tratto di arenile viene liberamente e serenamente goduto da residenti e turisti».

Secondo la società spagnola «se fosse vera la circostanza denunciata dall’autore dell’articolo le cose sicuramente sarebbero ben diverse, non solo il tratto di arenile risulterebbe transennato e deserto, ma sicuramente l’area sarebbe stata presidiata dalle forze dell’ordine impegnate a vietare che i bagnanti potessero sostare con i loro teli da mare sulla spiaggia “inquinata”».

Chiarita la posizione della Acciona agua tramite la nota del suo ufficio legale, è utile ricordare alcuni passaggi. Innazitutto l’ordinanza del sindaco che vietava l’uso di un tratto di spiaggia sino a ieri non era ancora stata revocata. Anche se sono sparite transenne e nastri bianco-rossi.

Nell’articolo si ricordava un percorso che ha avuto queste tappe: l’ordinanza numero 19, di sabato 4 luglio, vietava la fruizione dell’area inquinata. Il 6 luglio c’erano stati i prelievi da parte dei tecnici dell’Arpas dei campioni di sabbia e acqua effettuati. I risultati erano arrivati il 9: “i valori dei parametri batteriologici sulla matrice acqua di mare risultano compresi entro i limiti previsti dalla normativa in vigore in materia di balneazione”. Quindi era stata revocato il divieto di balneazione, mentre per un tratto di arenile il divieto rimaneva in vigore. I risultati sui campioni di sabbia, prelevati il 27 luglio, sono arrivati il 4 di agosto e dicono che non c’è più presenza di agenti inquinanti. Le transenne sono state tolte successivamente all’arrivo delle analisi dell’Arpas, quindi un mese dopo che si era verificato il problema causato dal guasto alle pompe di sollevamento dei liquami reflui.

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