La Nuova Sardegna

Oristano

Lo scandalo irrisolto della zona sportiva

di Roberto Petretto
Lo scandalo irrisolto della zona sportiva

Campi abbandonati e semidistrutti: ritardo nell’intervento previsto dal Comune che non sarà comunque risolutivo

21 agosto 2015
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ORISTANO. Ci si abitua a tutto. Anche a una vergogna per la quale diverse amministrazioni comunali, di vario colore, dovrebbero sentirsi responsabili, almeno in compartecipazione. E così capita che si conviva con la situazione degli impianti sportivi di Torangius. Una sorta di cittadella sportiva con palazzetto, campi di calcio, calcetto, tennis e basket. Tutto, o quasi, in uno stato di imbarazzante abbandono. E non si tratta di una situazione recente: l’eredità viene tramandata da amministrazione in amministrazione.

A fine 2014 sembrava che si potesse finalmente mettere fine a una situazione scandalosa. Il Comune annunciò che l ditta Co.E.Ba. di Antonio Bogo di Oristano si era aggiudicata l'appalto per la riqualificazione degli impianti sportivi della città e delle frazioni. «Per realizzare gli interventi previsti dal progetto l'impresa avrà 350 giorni di tempo». A fine 2015, insomma, i lavori si sarebbero dovuti concludere. Un progetto complessivo da un milione 250mila euro, finanziato con fondi provenienti dal Pia Campidano. Due gli obiettivi: sistemare la palestra Tharros, che viene utilizzato dall'Ariete. Più ampio l’intervento previsto a Torangius: nella palestra la risoluzione di infiltrazioni dalla copertura, la revisione degli infissi esterni, lavori sulla sicurezza e la revisione dell'impiantistica elettrica e antincendio. Per il campo di calcio a 11 sistemazione del terreno di gioco e realizzazxione dell'impianto di illuminazione. Lavori anche per il campo di calcio a 5 di Torangius con la riqualificazione e la realizzazione del manto in erba artificiale; ristrutturazione dell'impianto di illuminazione; rifacimento della recinzione. Lavori anche nello spogliatoio.

Sembrava “la volta buona”, come direbbe il premier, invece la Regione si è ripresa i soldi. «Non avrebbe potuto farlo - dice l’assessore comunale allo Sport, Emilio Naitza -, perché eravamo già in fase di garad’appalto». Invece lo ha fatto: «Abbiamo lavorato in questi mesi per trovare, insieme alla Regione una soluzione e le risorse necessarie all’immediato riavvio dell’appalto».

Pare ci siano delle buone notizie, anche se per ora si tratta di anticipazioni: «Un mese fa mi è stata data la notizia che l’intervento è stato rifinanziato. Non ci è stato ancora comunicato in via ufficiale, ma credo che, al rientro dalle ferie, potremo procedere con l’aggiudicazione definitiva, la firma del contratto e l’assegnazione del cantiere». Pare di capire, comunque, che i soldi non basteranno per risistemare tutto l’impianto di Torangius e che molti campi rovinati rimarranno come sono ora.

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