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Oristano

Samugheo, per l’artigianato di qualità futuro più roseo

Samugheo, per l’artigianato di qualità futuro più roseo

SAMUGHEO. Si registrano timidi segnali di ripresa del comparto manifatturiero e le avvisaglie di un’inversione di tendenza arrivano anche dalla mostra regionale sull’artigianato. Da un bilancio...

13 settembre 2015
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SAMUGHEO. Si registrano timidi segnali di ripresa del comparto manifatturiero e le avvisaglie di un’inversione di tendenza arrivano anche dalla mostra regionale sull’artigianato. Da un bilancio parziale dell’evento espositivo che si è chiuso domenica emergono dati incoraggianti sull’affluenza e sul volume delle vendite, rispetto all’anno scorso triplicato. Il fatturato si aggira intorno ai 35mila euro, un dato che assume rilevanza maggiore se rapportato al fattore temporale, passato dalle cinque settimane del 2014 ai 30 giorni di apertura programmati quest’anno. I tagli alla spesa (ridotta da 40 a 20mila euro) non hanno condizionato soltanto la durata dell’ evento ma hanno determinato anche una sensibile riduzione del personale e degli orari di apertura. Nonostante queste limitazioni la 48° edizione di Tessingiu ha regalato molte ragioni in più per sorridere agli artigiani e al Comune, patron dell’organizzazione. Il Murats, epicentro dell’esposizione itinerante, ha emesso più di duemila biglietti, mentre gli operatori economici hanno visto crescere sia i quantitativi delle produzioni vendute che le esigenze della clientela. Fino al passato, complice la crisi, gli acquisti avevano riguardato soprattutto pezzi di dimensioni modeste; in questa occasione, invece, c’è stata una tendenziale preferenza per gli articoli più pregiati e i per i formati più grandi. «Il boom del turismo si è fatto sentire anche qui» ha spiegato il curatore della mostra e direttore del Murats, Baingio Cuccu. «Abbiamo riscontrato non solo un incremento del numero dei visitatori provenienti dalla Penisola e dall’estero, ma anche una maggiore disponibilità a spendere». Il timido risveglio dei consumi alimenta le speranze di un’ inversione di rotta. «Abbiamo colto segnali che fanno sperare in una maggiore attenzione verso eventi promozionali come questo», prosegue Baingio Cuccu e «tra due anni organizzeremo la 50esima edizione di Tessingiu: per allora speriamo di potenziare l’evento valorizzando al meglio tutta la produzione artigianale». Una spinta potrebbe arrivare dalla ventilata collaborazione con l’Aga Khan, che a sorpresa ha visitato la mostra samughese. «Lo aveva chiesto espressamente per averne sentito parlare molto bene – racconta il direttore del Murats – e l’Aga Khan si è mostrato molto disponibile a collaborare, ora bisognerà studiare in quali forme realizzare questo progetto». Il fuori programma del capo degli Ismailiti aveva sortito i suoi effetti già nell’immediato con un picco di presenze nei giorni successivi allo scalo a Samugheo. Evento raro, di cui è rimasta traccia nel registro dei visitatori. Con la dedica Karim Aga Khan ha dimostrato ancora una volta la sua nota passione per il patrimonio artigianale della Sardegna, che ha auspicato venga preservato.

Maria Antonietta Cossu

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