La Nuova Sardegna

Oristano

Il mondo del lavoro si apre per tre persone speciali

di Michela Cuccu
Il mondo del lavoro si apre per tre persone speciali

Le ragazze con la sindrome di Down hanno svolto il tirocinio in un hotel Partecipano al progetto “Lavoriamo in rete” affiancate da tutor ed educatore

16 settembre 2015
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ORISTANO. Hanno compiuto i primi passi qualche settimana fa, quando, hanno svolto tirocini di lavoro in aziende del territorio. Adesso, per Martina, Arianna e Giada, le tre ragazze con la sindrome down della sezione oristanese dell’Aipd è iniziata un’altra fase importante del progetto “Lavoriamo in rete” che punta a superare la disabilità attraverso il lavoro.

Per le tre giovani è iniziato infatti il tirocinio in una struttura turistica sulla costa sud orientale, l’Hotel Pullman Timi Ama di Villasimius. Quattro ore di lavoro al giorno, affiancate da un tutor aziendale e da un educatore dell’Aipd, consentiranno alle tre ragazze di proseguire un’esperienza che potrebbe per loro diventare in futuro opportunità di lavoro.

Diverse le mansioni loro affidate: Martina, 23 anni è la più adulta e lavora alla reception dell’albergo; Arianna, 20 anni, è stata invece assegnata al servizio di riordino delle camere; infine Giada, 19 anni, la più giovane, svolge il suo tirocinio al centro benessere della struttura.

È un progetto importante, quello che sta coinvolgendo le tre giovani: promosso dall’Aipd nazionale e finanziato dalla Fondazione con il Sud, ha preso il via a giugno, quando, 38 persone colpite dalla sindrome, collegate a tredici sezioni dell’Aipd e provenienti dalle regioni del meridione e dalle isole, sono state inserite nel programma dei tirocini presso diverse aziende del territorio nazionale. «L’obbiettivo – spiega Clara Doni, presidente dell’Aipd di Oristano – è quello di creare lavoro attraverso la formazione di operatori specializzati, aumentare la consapevolezza delle persone con sindrome di Down delle proprie potenzialità e capacità di futuri lavori e sensibilizzare le aziende del territorio».

Non è facile trovare un’occupazione stabile in questi tempi di crisi ed è ancora più difficile per chi ha una disabilità. Da un’indagine condotta dall’Aipd nel 2013 su 43 delle proprie sezioni, è emerso che solamente 125 persone, maggiorenni, con sindrome di Down (il dodici per cento del totale) su 1026, ha un regolare contratto di lavoro. Bassissima la percentuale dei residenti nelle regioni del centro sud e nelle isole: appena il 12,8 per cento possiede un lavoro.

«Dati che assegnano ulteriore importanza al progetto che – spiega Massimo Serra, responsabile del servizio di inserimento lavorativo dell’Aipd di Oristano – è un ulteriore passo in avanti per creare un futuro di vita indipendente per le persone con sindrome di Down, reso possibile da aziende che, come nel caso dell’hotel, si sono dimostrate sensibili al problema».

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