La Nuova Sardegna

Oristano

Piscina, prima bocciatura per il ricorso

di Enrico Carta
Piscina, prima bocciatura per il ricorso

I giudici del Tar hanno respinto la richiesta di sospensiva della procedura per l’affidamento dei lavori e della gestione

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ORISTANO. Stringata è la motivazione. Ma le poche parole utilizzate dai giudici del Tar hanno un peso specifico talmente alto che fanno andare a fondo la richiesta di sospensiva dell’appalto per la ristrutturazione e la gestione della piscina comunale di Sa Rodia. In attesa che la causa entri nella fase del giudizio di merito, quella che stabilirà la definitiva regolarità o meno delle procedure seguite dal settore Lavori pubblici dell’Ufficio tecnico comunale, un primo importante provvedimento è stato preso dal tribunale amministrativo.

A presentare il ricorso era stata la ditta All Together, seconda classificata nella gara d’appalto a due, dietro la Raffaello Pellegrini alla quale erano stati provvisoriamente affidati i lavori con la procedura poi sospesa in autotutela dal Comune, nel momento in cui era arrivato il ricorso al Tar. L’udienza di due giorni fa, alla quale oltre che alle due ditte assistite, la ricorrente dall’avvocato Antonio Nicoli e la vincitrice dall’avvocato Giovanni Maria Lauro, ha visto anche la partecipazione del legale del Comune, Gianna Caccavale. È stata in quell’occasione che le controparti si sono scontrate sui punti cardine del ricorso: chi contesta l’aggiudicazione ritiene che la composizione e l’operato della commissione fossero viziate da irregolarità che avrebbero inficiato l’esito della gara.

Ma i giudici, stringati nelle motivazioni quanto decisi nel bocciare la richiesta di sospensiva, hanno detto quasi testualmente che non sono suscettibili di apprezzamento le censure sulla composizione e l’operato della commissione. Significa che le argomentazioni sin qui portate all’attenzione dei giudici non sono sufficienti per imporre uno stop alla procedura.

Argomento chiuso? Il Comune può procedere? Difficile che lo faccia prima del giudizio di merito, proprio per via della stringatezza delle motivazioni. Di certo c’è che proprio questa mattina, l’ufficio legale, l’assessore Emilio Naitza e Ufficio tecnico si confronteranno per decidere su che strada proseguire. Il Comune è di fronte a un bivio: potrebbe far fare dei passi in avanti alla procedura e quindi all’intero appalto, in particolare su questioni progettuali, oppure attendere il giudizio di merito. Nella prossima udienza, fissata per l’11 novembre, dovrebbe arrivare infatti il pronunciamento definitivo sulla bontà o meno delle procedure seguite dagli uffici e sull’operato della commissione che aveva stabilito che l’offerta migliore era quella della ditta Raffaello Pellegrini che con la ditta Acqua Sport si è candidata poi alla gestione per 29 anni della piscina chiusa per gravissimi problemi strutturali.

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