Furto alla Atlassib, la polizia identifica i presunti autori
ORISTANO. I ladri di Ferragosto sono stati identificati e denunciati. Secondo le indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile, diretta dal vice questore Dario Mongiovì, i due presunti...
ORISTANO. I ladri di Ferragosto sono stati identificati e denunciati. Secondo le indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile, diretta dal vice questore Dario Mongiovì, i due presunti responsabili del furto all’agenzia Atlassib, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 agosto, sarebbero due giovani cittadini romeni, attualmente senza fissa dimora. Oltre a C.M., 24 enne già identificato e denunciato, ieri mattina è stato denunciato anche H.R.O., 21 enne.
I due sono stati identificati dopo le indagini partite proprio dall’effrazione nell’agenzia di via Cagliari. Secondo la ricostruzione della polizia, i due rom sarebbero entrati dopo aver forzato la porta d’ingresso ed erano riusciti a mettersi in tasca circa mille euro.
I due giovani erano già stati denunciati in stato di libertà per il furto dello scorso agosto nei locali della Caritas diocesana. Un furto che sarebbe stato compiuto dopo che i rom si erano presentati negli uffici della Caritas per chiedere soldi. La risposta negativa ottenuta dai responsabili della Caritas, però, non aveva scoraggiato i due scassinatori che, secondo gli investigatori, avevano deciso di ritornare sui loro passi sfruttando il calare della notte. Una volta arrivati alla sede della Caritas erano stati costretti ad abbattere porte e finestre per riuscire a raggiungere l’ufficio della direttrice dove, durante il sopralluogo della mattina, avevano individuato il nascondiglio dei contanti.
Il furto aveva destato particolare scalpore perché quelli sottratti – si parla di circa 2500 euro che comunque non sono mai stati ritrovati, erano i soldi destinati alla carità e alle famiglie bisognose. Persone che riescono a far fronte agli impegni quotidiani anche grazie agli aiuti che arrivano dalla Diocesi e dalla carità di chi contribuisce al sostentamento dei nuclei familiari in difficoltà.
Claudio Zoccheddu