La Nuova Sardegna

Oristano

Al museo e a Tharros visitatori in netto aumento

Al museo e a Tharros visitatori in netto aumento

Cabras, anche grazie ai Giganti già superato il totale degli accessi del 2014 In attesa del nuovo, grande e futuribile edificio si va avanti con alcune migliorie

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CABRAS. I giganti del Sinis ritornano sotto i riflettori. I numeri diffusi dal Comune raccontano il successo che i sei guerrieri di pietra (gli altri sono esposti al museo nazionale di Cagliari) stanno avendo sul pubblico. Da gennaio a al 31 agosto il museo di Cabras è stato visitato da 124mila persone, un numero che mettere in risalto le potenzialità di un attrazione archeologica come il complesso scultoreo di Mont’e Prama e che sottolinea il crescente interesse da parte dell’opinione pubblica. Durante tutto il 2014, infatti, i visitatori furono 126mila: solo duemila in più di quelli censiti appena un mese fa. Sull’incremento delle visite hanno sicuramente giocato un ruolo fondamentale le manifestazioni come Voci di Maggio, che ha portato a Cabras migliaia di turisti e di appassionati di musica e archeologia, ma anche una stagione estiva molto lunga per via di un meteo decisamente favorevole. «Sono dati che indicano un grande interesse per i beni culturali del Sinis e in particolar modo per il nostro museo. Siamo orgogliosi e soddisfatti per il lavoro svolto dall’amministrazione e da tutti gli operatori della cooperativa Penisola del Sinis», dichiarano il sindaco, Cristiano Carrus, e l'assessore alla cultura, Fenisia Erdas. A questo punto, non resta che immaginare quale sarebbe stato il conto parziale se tutti i giganti di pietra fossero ritornati a Cabras e fossero stati esposti a pochi chilometri dal luogo del ritrovamento. Un esercizio complicato perché, fino a che il museo civico non verrà adeguato – e quando la soprintendenza ai Beni archeologici lo riterrà opportuno – l’idea di riunire i giganti è destinata a rimanere un’ipotesi. Ecco perché l’amministrazione comunale ha deciso di procedere con l’approvazione del progetto esecutivo del primo stralcio funzionale, prevista entro la metà di ottobre. Entro la fine del mese, invece, è prevista la conclusione della gara per l’aggiudicazione dei lavori. «In questi giorni c’è stato un ulteriore incontro con i progettisti che hanno valutato tecnicamente con l’amministrazione le ultime integrazioni e stabilito la tempistica per i passaggi amministrativi», hanno ribadito i due amministratori. Insomma, oltre a fissare una data per due passaggi fondamentali per la realizzazione dello stralcio progettuale non ci sono novità significative sul futuro del museo.

Per poter realizzare l’intero progetto, infatti, serve un’iniezione di denaro che va molto oltre alle cifre attualmente disponibili.

Gli impegni, dopo le lamentele dei progettisti che avevano denunciato l’impossibilitò di realizzare il progetto, ci sono stati e sono arrivati dai vertici del Ministero per i Beni culturali.

Dei soldi, però, non si è vista nemmeno l’ombra. Arriveranno, sicuramente. Come arriveranno tutti i giganti nel museo civico, prima o poi.

Claudio Zoccheddu

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