La Nuova Sardegna

Oristano

Rischio espropri per 900mila euro, gli hub in congelatore

di Enrico Carta

Il Comune fa marcia indietro sulle piattaforme intermodali Prima la bocciatura in commissione, poi la frenata in giunta

04 ottobre 2015
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ORISTANO. Gli hub, ovvero le grandi aree di sosta che devono fare da punto di snodo per il traffico in ingresso in città, finiscono in congelatore. L’opera pubblica più impegnativa in programmazione rischiava di far implodere una maggioranza col fiato ormai cortissimo e soprattutto rischiava di mandare gambe all’aria il bilancio dell’amministrazione. Ma un po’ per caso, un po’ perché la cosa non era stata condivisa e un po’ perché qualcuno si è accorto del problemino di soldi che il Comune avrebbe dovuto affrontare, la giunta ha trovato il modo di mantenere in vita il progetto e allo stesso tempo di farlo decantare in attesa di cambiargli radicalmente i connotati.

Il primo intoppo per le due maxi aree avviene in commissione nei giorni scorsi. I consiglieri dovevano dare il via libera alla presentazione della delibera per gli hub – uno nella zona dei palazzi finanziari, uno nella zona nord vicino ai nuovi grandi magazzini della catena Unieuro – da esaminare in consiglio comunale. Succede che il consigliere di maggioranza del gruppo Insieme Stefano Mureddu, componente dello stessa formazione con la quale fu eletto l’assessore Filippo Uras, vota contro. In questo caso il problema è tutto politico, perché il malumore deriva dal fatto che l’assessore con dietro il sindaco Guido Tendas stessero lavorando da tempo al progetto per gli hub, ma lo avessero custodito come il più prezioso dei segreti. Nessuno o quasi nessuno in maggioranza era stato coinvolto anche solo per un parere su un progetto da cinque milioni di euro, il più grosso investimento previsto nel piano triennale delle opere pubbliche.

La questione dopo lo stop in commissione è stata già bloccata ed è dovuta tornare in giunta, due giorni fa, per una nuova adozione della delibera collegata a una variazione al bilancio, senza che però venisse inserito il capitolo che riguarda gli hub. Restano in vita, ma per ora finiscono nel cassetto, perché al di là dei problemi di condivisione delle scelte, ce n’è uno ben più serio. La zona individuata dall’assessore Filippo Uras è quasi tutta di proprietà di privati cittadini.

Significa che bisognerebbe procedere ad una serie di espropri che verrebbero a costare alle casse comunali ben 900mila euro, sempre che vada tutto liscio perché in fatto di espropri il Comune ha già brutte esperienze con cause milionarie perse. E allora la giunta ha salvato la somma di 93mila euro per il piano di fattibilità per le due aree attrezzate che andranno a completare il piano della mobilità intermodale, ma ci sarà più di qualcosa da ripensare e soprattutto da condividere con altri al momento della decisione. –In particolare il luogo in cui progettare e costruire le due piattaforme.

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