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Restauro con i soldi dell’otto per mille per il campanile

Restauro con i soldi dell’otto per mille per il campanile

SAN VERO MILIS. Il campanile ritornerà in perfetta forma e sarà il punto più alto del paese per tanti altri anni ancora. Nei prossimi giorni, infatti, inizieranno i lavori di restauro al campanile...

11 ottobre 2015
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SAN VERO MILIS. Il campanile ritornerà in perfetta forma e sarà il punto più alto del paese per tanti altri anni ancora. Nei prossimi giorni, infatti, inizieranno i lavori di restauro al campanile della chiesa di Santa Sofia, uno dei più alti in provincia – misura ben 39 metri – che sarà l’oggetto di un intervento finanziato dalla Chiesa con i fondi dell’otto per mille. Il restauro costerà circa centomila euro e dovrebbe durare al massimo due mesi e mezzo.

La struttura, costruita tra il 1742 e il 1802, è anche uno dei simboli più noti e affascinanti dell’intera comunità sanverese. «Attendiamo da anni questo momento – ha detto il parroco di San Vero Milis, don Ignazio Serra –, speriamo e siamo convinti che questo lavoro possa abbellire il paese oltre che la chiesa di Santa Sofia. Sarebbe molto bello se si partisse proprio da qui per iniziare a riportare alla luce le bellezze di San Vero Milis».

Oltre al restauro, infatti, il parroco spera di riuscire a installare un sistema d’illuminazione di ultima generazione che possa rendere visibile il campanile anche durante le ore notturne, donando un aspetto suggestivo alla piazza davanti alla chiesa e alla zona del centro storico da cui si innalza un campanile che non è nuovo a interventi di questo tipo. La parte più alta della chiesa era già stata al centro di un progetto di restauro, realizzato nel 1950, che aveva permesso la ricostruzione della cupola e delle decorazioni cromatiche che la rivestono. «Non è la prima volta che i fondi dell’otto per mille vengono spesi per San Vero – ha ricordato don Ignazio –. Era già successo quando è stata costruita la chiesa di Mandriola e delle borgate marine grazie a un contributo di un miliardo di lire». (c.z.)

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