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Misericordia e perdono, l’esortazione dell’Arcivescovo

ORISTANO. È dedicata alla misericordia, il sentimento che induce al perdono, la lettera pastorale dell’arcivescovo di Oristano, Ignazio Sanna, pubblicata in occasione della chiusura del Sinodo...

13 ottobre 2015
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ORISTANO. È dedicata alla misericordia, il sentimento che induce al perdono, la lettera pastorale dell’arcivescovo di Oristano, Ignazio Sanna, pubblicata in occasione della chiusura del Sinodo Arborense dopo due anni di intensi lavori.

Nel documento, una sessantina di pagine in tutto, vi sono richiami di grande attualità che si inseriscono nel solco della dottrina della Chiesa e dell’impegno della diocesi oristanese di questi anni.

Monsignor Sanna fa una disamina del Codice barbaricino, che ancora oggi di fatto vige in tante comunità non solo dell’isola ma anche della provincia, dove il segno a un torto subito è soprattutto quello della vendetta, accompagnata ad un inqualificabile silenzio.

Di contro Sanna propone le parole di Papa Francesco che mostrano come giustizia e misericordia non siano due aspetti in contrasto tra loro, ma due dimensioni di un’unica realtà e dunque portino al perdono.

Significative sono poi le pagine dedicate nella lettera pastorale dell’arcivescovo alla comunità ecclesiale, con una riflessione che è un’autocritica finalizzata al superamento di tali situazioni.

«Nelle parrocchie, nel presbiterio, nella comunità diocesana permangono divisioni e incomprensioni per ferite passate e recenti, difficili da cicatrizzare», scrive monsignor Sanna.

«Esorto tutti perciò, a un supplemento di magnanimità, per sanare ferite, rimuovere ostacoli di comunicazione, guardare avanti con fiducia e speranza».

«Mi auguro», prosegue monsignor Sanna, «che nell’anno giubilare si moltiplichino le iniziative di misericordia e si faccia ogni sforzo per ricucire relazioni interrotte, per donare offese ricevute, chiedere scusa per le offese arrecate volontariamente o involontariamente e costruire una comunità riconciliata».

L’arcivescovo di Oristano annuncia anche che nella Cattedrale e nella vicina chiesa di San Francesco sarà istituito un turno di confessori, perché ogni giorno «ci sia la possibilità di accostarsi al Sacramento della riconciliazione».

Un sacramento forse dimenticato ma vero cuore dell’opera della Chiesa, ricordato da Papa Francesco in ogni suo discorso.

Infine, i pellegrinaggi in occasione del prossimo Anno Santo. «Nella nostra Diocesi – scrive monsignor Sanna nella sua lettera pastorale che sarà distribuita in tutte le parrocchie – le mete del pellegrinaggio saranno anzitutto la chiesa Cattedrale, dove sarà aperta la Porta Santa a cominciare da domenica 13 dicembre, poi, i Santuari del Rimedio, Bonarcado, San Mauro e Laconi».

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