La Nuova Sardegna

Oristano

Tre brande nelle celle per due persone, i detenuti si rivolgono al tribunale

Oristano, 21 carcerati in regime di alta sicurezza hanno presentato un reclamo per denunciare la riduzione degli spazi di convivenza provocata dall'introduzione di una terza branda, e quindi di un terzo detenuto, in spazi costruiti per ospitarne solo due

14 ottobre 2015
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ORISTANO. La terza branda nelle celle agita i detenuti del carcere di Massama. Ventuno carcerati in regime di alta sicurezza hanno presentato un reclamo al Tribunale di sorveglianza di Cagliari per denunciare la riduzione degli spazi di convivenza provocata dall'introduzione di una terza branda, e quindi di un terzo detenuto, nelle celle costruite per ospitarne solo due.

Ne ha dato notizia la presidente dell'associazione Socialismo Diritti riforme Maria Grazia Caligaris sottolineando che «ancora una volta si evidenzia l'inadeguatezza delle nuove carceri ai bisogni degli operatori e alla esigenza del reintegro sociale dei detenuti».

Secondo i sottoscrittori del reclamo, spiega ancora Caligaris, l'introduzione della terza branda, che prelude necessariamente all'arrivo di un terzo detenuto nelle celle di sei metri quadri costruite per due soli detenuti, rappresenta una violazione delle norme europee che stabiliscono in un minimo di tre metri, franco letti e mobilio, lo spazio a disposizione di ciascun recluso.

In queste condizioni, e considerato anche l'alto numero di detenuti in regime di alta sicurezza presenti nelle carceri sarde, secondo la presidente dell'associazione, c'è il serio pericolo che il sistema non possa garantire le finalità della pena, che erano e restano la riabilitazione e il reinserimento sociale del detenuto.

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